Quattro quintali di "botti" proibiti sequestrati a Taranto. Questo il primo bilancio della lotta ai fuochi di artificio illegali in vista del Capodanno condotta dalla Polizia di Taranto.
In azione, per tutto il mese di dicembre, gli agenti della Squadra Mobile, della Sezione Volanti e della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale, con una serie di servizi di controllo del territorio per colpire il commercio illegali di manufatti artigianali e non, che spesso sono da considerarsi delle vere e proprie bombe.
Il sequestro
Il primo ingente sequestro è avvenuto a primi di dicembre quando i "Falchi" della Mobile scoprirono al quartiere Paolo VI più di un quintale e mezzo di fuochi d’artificio.
I petardi
In un'altra operazione la squadra amministrativa della Questura ha denunciato un tarantino di 45 anni. Nel mirino dei poliziotti un negozio di Talsano, dove era stato notato uno strano andirivieni di giovani che ne uscivano in fretta con buste di plastica dal contenuto ben celato. Il locale è stato sequestrato e si è scoperto che all'interno erano in vendita sugli scaffali alcuni artifici pirici di categoria F4 e F2. Nello specifico 700 pezzi di materiale “tipo petardi” erano scaduti di validità e con etichettatura non conforme alla normativa. Due grossi cartoni, infine, con botti di Capodanno arrivati via Posta sono stati rinvenuti nella camera da letto dell'abitazione di un un uomo di 52 anni, nel rione Salinella. Per lui è scattata la denuncia e sotto chiave sono finiti 200 artifizi pirotecnici destinati alla vendita.