Circa una tonnellata di cozze sequestrata e successivamente distrutta a causa di violazioni delle norme a Taranto. La continua presenza sul territorio e la costante attività di vigilanza della Capitaneria di Porto hanno portato, nel corso di due distinte operazioni solo nell’ultima settimana, all’accertamento di violazioni della normativa disciplinante la pesca marittima e la tracciabilità della filiera del prodotto che, quotidianamente, finisce sulla tavola dei consumatori.
Durante i controlli è stata posta particolare attenzione alla provenienza del prodotto e alla verifica del rispetto dell’Ordinanza Regionale che vieta la commercializzazione dei mitili adulti, provenienti dal Primo Seno Mar Piccolo di Taranto, a causa della elevata presenza di diossina e PCB, sostanze cancerogene.
L’attività ha portato al sequestro e alla distruzione di circa una tonnellata di cozze nere trasportate, dopo la raccolta da un presumibile impianto di allevamento illegale, presso due note attività commerciali del territorio tarantino.
Durante le attività, cui ha preso parte personale del Dipartimento di Prevenzione Asl Taranto, sono stati effettuati gli opportuni campionamenti al fine di verificare la concentrazione delle predette sostanza nocive per la salute pubblica.