I palazzi storici diventeranno alloggi per studenti universitari

In questa foto Palazzo Frisini
In questa foto Palazzo Frisini
di Nicola SAMMALI
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Mercoledì 16 Giugno 2021, 05:00

Si fa sempre più stretto il rapporto tra sistema universitario e sistema urbano nelle realtà accademiche pugliesi. Taranto è stata la tappa iniziale del progetto Puglia Regione universitaria, il tour itinerante nelle cinque città che ospitano gli atenei, partito ieri da Palazzo di città, che si pone l’obiettivo di sviluppare una connessione strategica del mondo accademico con quello degli stakeholder attivi sui territori. 

Il progetto

Con il confronto e le proposte si punta a potenziare l’offerta formativa, ampliando allo stesso tempo il ventaglio dei servizi dedicati agli studenti, e rilanciando la sfida all’interno di contesti in forte crescita come, ad esempio, la Città vecchia. Proprio nel centro storico si sta già lavorando al recupero e alla valorizzazione di due immobili, che diventeranno residenze universitarie: il palazzo storico di vicolo Novelune sarà completamente trasformato grazie a un investimento pari a 2.673.216,64 euro (si tratta di finanziamenti ottenuti con la riprogrammazione del Contratto istituzionale di sviluppo per Taranto negoziata dall’amministrazione Melucci), per circa 37 posti letto dedicati agli studenti; e il palazzo nobiliare di quattro piani ribattezzato Palazzo Calò, che sarà recuperato per ospitare circa 40 posti letto. In questo caso le risorse arriverebbero dal bando PINQuA del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare: il Comune di Taranto, che ne è proprietario, ha pensato di candidarlo a un finanziamento di 4 milioni di euro. 
Il terzo studentato sarà invece realizzato in una porzione di Palazzo Frisini, nel Borgo, che diventerà la più grande residenza universitaria di Taranto, con circa 200 posti letto. Palazzo Frisini è di proprietà della Provincia e sarà candidato al cofinanziamento da parte dello Stato, con la legge n.338/2000, per interventi rivolti alla realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari. 
Anche il recupero di Palazzo Frisini si inserisce nel più ampio piano di riqualificazione urbanistica della zona che comprende gli ex Baraccamenti Cattolica, il museo dell’Arsenale e il nuovo mercato Fadini. Senza dimenticare i diversi protocolli sottoscritti con Università degli Studi Aldo Moro e Politecnico. 
Nel Salone degli Specchi erano presenti gli assessori comunali Deborah Cinquepalmi (Istruzione) e Ubaldo Occhinegro (Urbanistica), la direttrice del Museo MarTa, Eva Dell’Innocenti, la consigliera del presidente della Regione Puglia in materia di Istruzione, Formazione e Occupazione, Anna Cammalleri, la Provincia di Taranto, i presidenti di Kyma Ambiente, Giampiero Mancarelli, e di Kyma Mobilità, Giorgia Gira, gli studenti, i referenti scientifici degli atenei coinvolti, Adisu e Nicola Martinelli di Urban@it, a cui è affidato il coordinamento scientifico del progetto. Il progetto Puglia Regione universitaria, fortemente sostenuto dall’assessore regionale Sebastiano Leo, nasce nell’ambito di un protocollo tra l’assessorato all’Istruzione della Regione, l’Agenzia regionale per il diritto allo studio, tutte le città universitarie della Puglia, gli atenei pugliesi, gli studenti e le province. 
«Abbiamo scelto di partire da Taranto non a caso - ha commentato l’assessore Leo -, la città jonica e il sistema universitario presente nel tessuto urbano sono al centro di un grande progetto di rilancio da parte dell’amministrazione regionale. Ricordo la recente attivazione del corso di laurea di Medicina e Chirurgia a Taranto che ha permesso, inoltre, il recupero di un bene di grande pregio architettonico, la sede dell’ex Banca d’Italia, in disuso dal 2016.

Taranto, inoltre, rappresenta per noi un interessante laboratorio per sperimentare nuove sinergie vista la presenza di più atenei pugliesi nel capoluogo. L’obiettivo è trasformare Taranto da una città con l’Università in una città universitaria». 

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