Furgone in fiamme travolge un vigile del fuoco: muore a 54 anni. Venerdì l'autopsia

Il furgone poco prima del crollo
Il furgone poco prima del crollo
di Nazareno DINOI
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Martedì 11 Giugno 2019, 08:21 - Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 21:10

È volata via in un attimo la vita di Antonio Dell'Anna, il vigile del fuoco in servizio, morto sul campo. Spegnendo le fiamme, come il suo mestiere voleva.
Ad ucciderlo però non è stato il fuoco ma lo sportellone posteriore di un camion per il trasporto di cavalli ma carico di balle di fieno che si era incendiato per cause ancora non chiare. La pesante struttura in ferro si è improvvisamente staccata dal suo alloggio superiore e come un ponte levatoio si è abbattuta violentemente sul vigile del fuoco. In quel momento stava perlustrando il grosso automezzo in cerca di altri focolai mentre i suoi colleghi con gli idranti avevano quasi domato l'incendio partito dalla parte anteriore del camion.
Dell'Anna, 54 anni, di Fragagnano, una vita da pompiere, indossava il casco che non è servito a salvargli la vita. E' successo intorno all'una e trenta nel maneggio «Circolo Ippico Horse Club Terra Jonica», nuovissima struttura inaugurata da poco ricavata all'interno di cave dismesse tra San Giorgio Jonico e Pulsano. Da lì la richiesta di soccorsi era arrivata alla centrale operativa dei vigili del fuoco di Taranto che per competenza territoriale e per vicinanza ha inviato la squadra di stazza all'aeroporto di Grottaglie dove la vittima faceva servizio.
Il suo capo squadra, richiamato dal forte rumore di lamiere, lo ha visto per terra privo di sensi e con gli altri suoi uomini ha cercato di soccorrerlo. Le sue condizioni sono subito apparse gravi così uno di loro ha allertato la centrale del 118 che ha fatto intervenire un'ambulanza della postazione di San Giorgio mentre da Sava è partito il mezzo di soccorso avanzato con il medico a bordo.
I sanitari hanno fatto tutto quello che potevano per salvarlo ma niente è risultato utile. Dopo più di un'ora di manovre rianimatorie, anche con scariche del defibrillatore e farmaci salvavita, i soccorritori si sono dovuti arrendere. Tutto questo sotto lo sguardo pietrificato degli altri pompieri e dei carabinieri giunti anche loro sul luogo dell'incendio.  
Il corpo del cinquantaquattrenne è rimasto lì sino alle 5 del mattino. Solo allora si sono concluse le procedure investigative condotte dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Martina e del comando provinciale di Taranto (sul posto si è recato il vicecomandante, maggiore Pasquale Carnevale), permettendo il trasferimento della salma deposta nella sala mortuaria dell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto.
Prima di spostarlo, il corpo del vigile del fuoco è stato esaminato dal medico legale Marcello Chironi che venerdì mattina, su disposizione del pubblico ministero che conduce le indagini, il pubblico ministero Daniela Putignano, eseguirà l'autopsia. Dalla prima sommaria visita effettuata sul posto, la morte potrebbe essere stata causata da un trauma chiuso toracico e cranico. Nel suo comune di nascita dove i funerali si potranno svolgere venerdì pomeriggio, Dell'Anna, che si era separato dalla moglie, viveva a casa dei genitori. Lascia un figlio di tredici anni.
La tragica notizia circolata sin dalle prime luci del giorno ha sconvolto la piccola comunità sul versante orientale della provincia jonica e l'intera famiglia dei vigili del fuoco che si è stretta attorno al dolore della famiglia del collega.

Numerose le reazioni. Oltre che dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, cordoglio è stato espresso anche dal presidente della Regione, Michele Emiliano, e dai sindaci di Taranto, Melucci, San Giorgio Jonico, Fabbiano, e Fragagnano, Fischetti.

 

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