I Riti e la Pasqua attirano turisti a Taranto: dati migliori rispetto al 2019

I Riti e la Pasqua attirano turisti a Taranto: dati migliori rispetto al 2019
di Lucia J.IAIA
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Venerdì 15 Aprile 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 10:52

L’appeal di Taranto cresce in maniera rilevante durante la settimana di Pasqua. Sono soprattutto i riti ad attrarre i visitatori che, nella maggior parte dei casi, pernottano in città dal Venerdì santo alla domenica. Dunque, non è certamente una forma di turismo “mordi e fuggi” anzi, come confermano gli albergatori, le presenze in questo particolare periodo dell’anno denotano un attaccamento alle tradizioni del territorio. 

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Il profilo

Sono soprattutto i tarantini che vivono fuori a tornare perché le processioni rappresentano un momento di grande interesse per loro, oltre ad un’occasione per ritrovare familiari e amici. «Le previsioni delle scorse settimane – precisa Marcello De Paola, presidente provinciale di FederAlberghi - in parte si sono concretizzate. C’è da dire che, in particolare, sono le strutture del centro ad ospitare il maggior numero di turisti in quanto direttamente coinvolte nei riti pasquali. Al contrario, gli hotel che lavorano invece, con il settore business in queste giornate, ovviamente, registrano dei cali». 
Da una panoramica generale sulle presenze, comunque i dati sono positivi. «Sì – conferma De Paola – calcoliamo un incremento dell’8% rispetto al 2019.

Dunque, è chiaro che Taranto sta vedendo crescere la sua attrattività. Questi numeri, tra l’altro, sono ancora più significativi se si pensa che gli alberghi hanno dovuto ritoccare le tariffe verso l’alto a causa degli aumenti dei costi di energia». Riguardo il target di clientela, non c’è dubbio. «Come anche negli anni passati, ci sono soprattutto italiani». Un aspetto da rilevare è poi quello che riguarda la ristorazione alberghiera. «Sta andando molto bene – dice De Paola – per il giorno di Pasqua, tutti o quasi sono al completo».

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Cinzia Monfardini, titolare dell’hotel L’Arcangelo in piazza Fontana, conferma questa tendenza. Il passaggio dei riti sacri sotto il suo albergo ha certamente, dato impulso alle prenotazioni. «Abbiamo un’ottima visuale dall’alto dei balconcini e siamo al completo da qualche giorno. Ci sono soprattutto italiani a dimostrazione che il turismo di prossimità prosegue. In più, pernottano non solo il venerdì, ma anche per l’intero week end. Taranto dunque, quest’anno si conferma una meta privilegiata per chi visita la Puglia e in questo senso, credo che sia importante una maggiore campagna pubblicitaria da parte della regione Puglia. La Città vecchia sta crescendo tanto ma, quasi sempre, grazie ad iniziative private. Occorre invece, che il pubblico si adoperi con eventi e manifestazioni». 
Rispetto al 2019, anche questa volta Taranto comunque mostra di essere una località apprezzata. «L’analisi limitata al periodo pasquale – prosegue Monfardini – ci dice che si sta assestando con gente che viene da regioni limitrofe. Non ci sono prenotazioni da americani che, a dire il vero, appaiono in forte calo, mentre aumentano gli svizzeri. Siamo al punto pre pandemia perché le prenotazioni sono sempre di buon livello qualitativo e quantitavo. La gente è disposta a spendere per la Pasqua. So che i ristoranti attorno all’hotel hanno molte prenotazioni e dunque, c’è movimento».

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I turisti scelgono anche strutture extra alberghiere e non soltanto quelle in zone centrali. Cosimo Miola, presidente Federalberghi extra conferma che, «per la maggior parte si tratta di italiani e solo qualche straniero». A trainare le prenotazioni, senza dubbio, i riti pasquali. «Sono un attrattore per la città e da tempo registriamo una presenza crescente nei giorni di Pasqua. Anche chi non li conosce e non li ha mai visti, nutre una certa curiosità. Taranto viene scelta per questo. In confronto al 2019 siamo sulla stessa linea. Non c’è il tutto esaurito, però calcoliamo il 70% di posti letto occupati».

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