Rapine a poste, banche e portavalori: stretta sulla banda dell'assalto. Cinque indagati

Rapine a poste, banche e portavalori: stretta sulla banda dell'assalto. Cinque indagati
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Mercoledì 23 Novembre 2022, 14:21 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 03:10

Cinque avvisi di garanzia per scandire la chiusura delle indagini a carico di una banda che si sarebbe specializzata negli assalti a uffici postali, filiali di banche e portavalori.
A firmare le comunicazioni giudiziarie il pubblico ministero Antonio Natale sulla base degli esiti delle indagini condotte dagli investigatori della squadra Mobile di Taranto, che hanno focalizzato rapine avvenute nella provincia jonica. I cinque indagati, a vario titolo, dovranno rispondere delle contestazioni di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine, aggravata dalla disponibilità di armi, oltre che di quattro episodi di rapina pluriaggravata, di lesioni personali aggravate, porto illegale di armi da fuoco e ricettazione. Colpi che sarebbero stati messi a segno nel 2020 e nel 2021.

I nomi


Nel dettaglio gli avvisi sono stati notificati al 53enne Vincenzo Petronelli, di Francavilla Fontana, Egidio Bianchini, 69enne di San Marzano di San Giuseppe, Ciro Caliandro, 52enne di Grottaglie, e Cosimo Filomena, 58enne di Francavilla Fontana. Nell'indagine è coinvolto anche un quinto indagato, si tratta di un uomo di 55 anni sempre di Francavilla Fontana, finito nei guai per le informazioni che avrebbe fornito alla gang in occasione di una rapina ai danni di un autotrasportatore. Colpo che fruttò novemila euro.

Le indagini


Le indagini sono partite nell'agosto del 2021 subito dopo la rapina ad un furgone portavalori giunto nei pressi della filiale di una Banca di Grottaglie per la consegna di denaro contante.

In quell'occasione in azione entrarono tre uomini con il volto coperto ed armati. I malviventi agirono in maniera fulminea e riuscirono a farsi consegnare i sacchi contenenti il denaro, dopo aver colpito alla testa uno dei vigilanti con il calcio della pistola e avergli rubato l'arma di ordinanza. In quel caso la banda riuscì a fuggire con un bottino di 120.000 euro. Petronelli, Filomena e Bianchini, inoltre, sono anche accusati delle rapine effettuate nei pressi degli uffici postali di San Giorgio Jonico e San Marzano che fruttarono, rispettivamente, 50.000 e 70.000 euro.


Il meticoloso lavoro della squadra Mobile, basato anche sullo studio delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza ha consentito di ricostruire la dinamica dei fatti, e di individuare le autovetture utilizzate dai rapinatori e di ricostruire i percorsi effettuati prima dell'assalto e durante la fuga. A gennaio scorso, i poliziotti della Squadra Mobile che, da tempo erano ormai sulle tracce dei malviventi, riuscirono, dopo un lungo appostamento, ad individuare e bloccare uno degli indagati in un isolato casolare di campagna tra San Marzano e Francavilla Fontana. L'uomo era con due complici e presumibilmente stava per mettere a segno un altro colpo. Durante il blitz, infatti, vennero sequestrati a bordo di un'auto, poi risultata rubata, un revolver, una pistola semiautomatica, berretti, passamontagna e un secchio di plastica pieno di chiodi a tre punte da utilizzare nella eventuale fuga.
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