Taranto insegue il modello Pittsburgh
e aspetta la visita di Al Gore

Taranto insegue il modello Pittsburgh e aspetta la visita di Al Gore
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Sabato 2 Giugno 2018, 05:30
Pensare a come sarà Taranto nel futuro «non può basarsi solo su un’idea astratta, ma su un’attenta programmazione frutto innanzitutto di una profonda sinergia di tutte le parti sociali, istituzionali e politiche sia a livello locale che nazionale».
Ad affermarlo è stato ieri, nel corso di un incontro a Palazzo di Città, James Wolf delegato del Pittsburgh’s Sister City Program, un progetto istituito nella città della Pennsylvania per sviluppare partnership e reti internazionali tese essenzialmente a promuovere Pittsburgh, ma anche ad estendere in altre città del mondo le migliori pratiche messe in atto per rendere i centri urbani che necessitano di riformulare i propri assetti industriali ed economici, in chiave globale e dinamica.
Wolf, accompagnato da una delegazione del “Pittsburgh’s Sister City Program” e dalla dottoressa Paola Fiore, coordinatrice del Climate Reality Project di Al Gore (che Taranto sogna di poter ospitare prossimamente) per l’Italia, concluderà oggi la visita in città al termine della quale valuterà la candidatura del Comune di Taranto al programma che persegue gli obiettivi di riqualificazione e riconversione delle città a vocazione industriale, delle quali Pittsburgh rappresenta l’esempio dell’attuazione di questo processo.
Si tratta di un’iniziativa a cui l’amministrazione comunale ha inteso aderire avvertendo il dovere di avviare, prima di intraprendere qualsiasi azione, una fase di studio per meglio comprendere modi e tempi per dare il via al risanamento del territorio, alla sua riqualificazione. In questa direzione il Comune avrebbe già avviato un percorso di implementazione di relazioni internazionali con l’adesione formale al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia dell’Unione Europea (il movimento europeo per l’efficienza energetica delle fonti rinnovabili).
La delegazione di questo programma valuterà se inserire Taranto nell’elenco delle città già gemellate (“sorelle”) con Pittsburgh, tra cui Bilbao (Spagna), Donetsk (Ucraina), Saarbrucken (Germania), Zagabria (Croazia), San Isidro (Nicaragua), Wuhan (Cina) e tante altre. Il progetto consiste nel tessere con la Città Sorella una fitta relazione di collaborazione per approfondire la comprensione globale, imparare gli uni dagli altri attraverso lo scambio di “migliori pratiche” e sviluppare significativi scambi economici, educativi e culturali a lungo termine.
Questa partnership prevede una vasta gamma di attività, e comprende affari, scambi professionali, educativi e culturali o progetti. «Si dà il via - afferma il vicesindaco De Franchi che insieme al sindaco Melucci ha ricevuto la delegazione americana - ad un cammino comune tra due realtà che rappresentano grandi punti di similitudine, soprattutto sui temi della riconversione industriale e del tessuto sociale ed economico. A Taranto abbiamo il dovere di guardare alle esperienze più riuscite ed innovative. E Pittsburgh per noi è un punto di riferimento, tant’è che il sindaco Melucci che ha accolto la delegazione, ha avuto un lungo confronto con i suoi rappresentanti. È questo - conclude - l’inizio di un percorso che dovrà condurci ad uno scambio di idee, informazioni utili e best pratics».
 
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