Operatori internazionali interessati al Porto. Prete: qualcosa si muove

Operatori internazionali interessati al Porto. Prete: qualcosa si muove
di Alessio PIGNATELLI
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 28 Dicembre 2016, 07:58 - Ultimo aggiornamento: 16:11
«Estrema soddisfazione» per il decreto-sblocca Agenzia portuale. E anche una tranquillità per il futuro del porto di Taranto dettata da una consapevolezza: nel giro di qualche settimana potrebbero concretizzarsi le trattative con operatori internazionali per il post Tct. 
Sergio Prete, presidente dell’Autorità portuale di sistema del Mar Jonio, ha accolto con grande positività la conferma dell’Agenzia governativa per i portuali di Taranto, Gioia Tauro e Cagliari. Ma guarda anche alle prossime sfide di questo nuovo anno che dovrà necessariamente portare a compimento il lavoro svolto finora. «C’è grande riconoscimento per l’attuazione della misura che non deve essere vista solo come sostegno al reddito per i 518 lavoratori ex Taranto Container Terminal - spiega Prete - bensì come ricollocazione in ambito portuale. Per tre anni si possono concretizzare opportunità per puntare al riassorbimento. La norma prevede come data il primo gennaio del 2017, perciò stiamo già lavorando alla bozza di statuto». 
 
La costituzione avverrà dopo la pubblicazione del decreto e in seguito all’apposita delibera del comitato di gestione. Se quest’ultimo non sarà ancora composto, sarà il comitato portuale a deliberare. Infine ci sarà la vera e propria costituzione davanti al notaio e poi partirà la gestione dell’Agenzia. La riqualificazione del personale avverrà probabilmente in accordo con la Regione Puglia. Il ricollocamento punterà al riassorbimento dell’intera forza lavoro. Ricordiamo che l’incubatore di formazione professionale e occupazionale che deve reimpiegare i 518 operatori portuali tarantini entro un periodo massimo di trentasei mesi a partire dal prossimo anno, era a rischio in seguito al terremoto referendum con le implicazioni note a tutti. Quelle più strettamente correlate alla questione riguardavano la Legge di Bilancio approvata in Senato con la fiducia e col testo licenziato qualche giorno prima. Quindi, senza alcuni emendamenti cassati dalla commissione Bilancio della Camera tra cui proprio quello relativo all’Agenzia governativa. 

Il decreto legge ora è la soluzione. Adesso, quindi, si può guardare avanti con più serenità: «Il 2017 sarà l’anno in cui verranno poste le basi di quello che sarà il porto del futuro. Avremo il completamento di diverse infrastrutture: penso alla fine dei 1.200 metri di banchina del Molo Polisettoriale, alla strada dei moli, al centro servizi Falanto e probabilmente ai dragaggi del Molo Polisettoriale. Inizieremo a realizzare le attività di diversificazione con il traffico crocieristico, l’ampliamento del Molo Sant’Eligio, il consolidamento delle autostrade del mare e, come anticipato dal ministro De Vincenti, tra gennaio e febbraio potrebbe chiudersi l’accordo per l’ex Stazione Torpediniere. Inoltre, con la cessione dell’Ilva, sicuramente ci sarà un incremento dei traffici delle merci perché è risaputo come il Siderurgico incida significativamente. Dico che nel 2017 non sarà tanto importante guardare ai numeri quanto alle attività».

Infine, il futuro del terminal container. La procedura di gara si è conclusa a novembre con l’esclusione per il Consorzio Ulisse al Molo Polisettoriale in quanto l’offerta tecnica non è risultata rispondente alle esigenze e agli obiettivi sottesi alla procedura medesima. La commissione per la valutazione delle offerte ha optato dunque per escludere anche l’ultima pretendente. Per il futuro del Molo bisognerà andare oltre la gara appena conclusa e attendere le trattative con i vettori internazionali che, anche nell’ultimo incontro a Taranto, il ministro De Vincenti ha confermato. Il presidente dell’Autorità Portuale chiude con un messaggio positivo che potrebbe aprire scenari a stretto giro: «Abbiamo ripreso contatti con operatori internazionali che avevano manifestato interesse pur non partecipando alla gara. Avvieremo, subito dopo il periodo di feste, ulteriori trattative. Abbiamo il massimo supporto del governo e dei ministeri competenti. La conferma dell’Agenzia governativa ci consente di lavorare con maggiore serenità. Come Autorità Portuale abbiamo questo compito importante e delle novità potrebbero arrivare a breve». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA