Petrolio dalla Basilicata, sei milioni per le compensazioni ambientali a Taranto

L'impianto di Tempa Rossa in Basilicata
L'impianto di Tempa Rossa in Basilicata
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Martedì 29 Ottobre 2019, 17:38
Firmato l'accordo per le compensazioni ambientali connesse al progetto "Tempa Rossa". L'intesa è stata sottoscritta presso la Confindustria di Taranto, da Eni, Comune e Provincia di Taranto. Sul piatto della bilancia
compensazioni ambientali per un totale di sei milioni di euro relative al progetto Tempa Rossa, che prevede lo sviluppo dell'omonimo Centro Olio di Corleto Perticara (Potenza), in cui sarà estratto e trattato il greggio per poi essere inviato alla raffineria di Taranto, attraverso il già esistente oleodotto Val d'Agri-Taranto. Greggio che infine verrà trasferito via mari con le navi petroliere. I lavori del progetto Tempa Rossa per la parte tarantina consistono in due serbatoi di stoccaggio da 180mila metri cubi e l'estensione di 515 metri del pontile petroli della raffineria. L'accordo segue il protocollo d'intesa del 19 aprile 2018 nel quale Eni, Total, Mitsui e Shell si sono rese disponibili a contribuire alla realizzazione di progetti di cooperazione economica, sociale e culturale, e ha l'intento di disciplinare le modalità con cui, attraverso il contributo di 6 milioni, Comune e Provincia di Taranto realizzeranno gli interventi compensativi individuati dai due enti. 
Nello specifico, per quanto riguarda gli ambiti della Provincia e del Comune, le risorse «verranno impiegate - puntualizza Eni - per il miglioramento delle condizioni di sicurezza delle sedi stradali, carrabili, ciclabili e pedonali nonché della pubblica illuminazione. Inoltre, la Provincia porrà in essere interventi per la manutenzione straordinaria delle scuole, per la riqualificazione del Palazzo di Governo e dell'Istituto Musicale "Paisiello" e il Comune di Taranto interverrà sulla manutenzione ordinaria delle esistenti strutture sportive e per la sistemazione di un'area comunale da adibire a piazza». Gli interventi saranno realizzatie gestiti direttamente dagli enti pubblici e «lo stato di avanzamento dei lavori - conclude Eni - verrà costantemente monitorato»
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