Un papavero cornicolato scoperto sul Mar Piccolo: «Pianta rara mai vista nel Salento». Cos'è

Un papavero cornicolato scoperto sul Mar Piccolo: «Pianta rara mai vista nel Salento». Cos'è
di Anna Manuela VINCENTI
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Mercoledì 8 Marzo 2023, 13:58 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 10:39

E' stato ritrovato, a Taranto, in Puglia il Glaucium corniculatum (papavero cornicolato) specie rara degli ambienti costieri. Il nuovo ritrovamento è stato segnalato sul Mar Piccolo, sul Circunmarpiccolo, da Simona Ingrassia e Teo Dura, che costantemente monitorano la costa ionica tarantina, i quali hanno notato la fioritura un fiore rosso, molto bello ma strano che si è rivelato essere una nuova stazione di Glaucium corniculatum (papavero cornicolato) specie rara degli ambienti costieri e in forte regressione per antropizzazione delle coste e presumibilmente già estinto in Liguria, Abruzzo e Campania.

A darne notizia è Piero Medagli docente di botanica sistemica all’Università del Salento che commenta entusiasta «come sia un piccolo gioiello della nostra biodiversità che resiste nonostante tutto».

Il fiore

Il Glaucium corniculatum è una pianta che vive nelle regioni calde del Mediterraneo e in ambienti costieri molto difficili dove le piante rischiano di più. È un ermafordita, ha un grosso fiore che somiglia ad un papavero con delle macchie scure alla base dei cinque petali.

La pianta è ispida ricoperta di setole che la aiutano a vivere in ambienti aridi, una peluria biancastra che serve a proteggerla dall’eccessivo calore. In estate non regge la siccità e muore dopo aver germinato i semi e poi con le piogge autunnali si ricreano le nuove piantine. È una pianta annuale, a differenza di altre specie, alcune hanno un ciclo lungo e rimangono per anni, questa è una terofita che svolge interamente il suo ciclo biologico entro un anno ed ha lo svantaggio che muore ogni anno ma produce i semi per l’anno successivo.

La scoperta

«È una pianta – spiega Medagli - mai vista nel Salento, in precedenza è stata osservata nel Gargano segnalata a Manfredonia. Averla trovata a Taranto è molto interessante perché è una pianta che sta scomparendo in Italia. Attualmente si trova: in Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna e Lazio mentre è già estinta in Liguria, Campania e in Abruzzo. È una pianta costiera, cresce negli ambienti dove è presente anche la sabbia. L’antropizzazione della costa, però, sta producendo gravi danni alla biodiversità di questi luoghi dove la pressione antropica è più alta e le popolazioni di Glaucium corniculatum tendono a scomparire. Questa pianta subisce la pressione del turismo e dell’utilizzo delle coste in maniera impropria: con la costruzioni, gli assi viari, parcheggi. Averla ritrovata a Taranto è una buona notizia, perché nonostante l’antropizzazione delle coste da parte dell’uomo la natura cerca di sopravvivere».

«È assurdo notare, come spesso succede in queste occasioni, la richiesta di piante e di semi per riprodurli. La pianta non ha bisogno di aiuto –spiega Medagli- ma di essere lasciata in pace. Dobbiamo salvaguardare la pianta nel suo habitat naturale, perché lì farà i semi, si riprodurrà e magari aumenterà la popolazione, se la lasciamo vivere indisturbata. Non ha senso prendere una pianta, togliendola dalla natura, e metterla in un vaso o in un orto botanico, ma serve lasciarla vivere, per far godere della sua bellezza anche le generazioni future.

La presenza Glaucium corniculatum in un luogo è molto incostante perché con l’inizio dell’estate la pianta secca, muore e fa i semi, ma non è detto che si rinnovi.

Sono state ritrovate tre piccole piante e questo lascia ben sperare, che avendole trovate quest’anno, si riproducano i semi e l’anno prossimo si potranno scorgere cinque e sette o di più.

È importante capire che le piante non sono come gli animali bisognosi che si raccolgono dalla strada e si portano a casa, è un atteggiamento –conclude Medagli- altamente diseducativo, perché, per preservarle, le piante devono rimanere nel loro ambiente naturale».

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