Taranto, licenziato per un post su facebook: il tribunale conferma il reintegro al lavoro. L'azienda: «Ricorreremo in Appello»

Taranto, licenziato per un post su facebook: il tribunale conferma il reintegro al lavoro. L'azienda: «Ricorreremo in Appello»
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Giovedì 10 Marzo 2022, 13:19 - Ultimo aggiornamento: 22:40

Il giudice del lavoro del Tribunale di Taranto, Giovanni De Palma, ha rigettato l'opposizione presentata da Acciaierie d'Italia, confermando l'ordinanza del luglio dello scorso anno, con la quale disponeva il reintegro di Riccardo Cristello, il tecnico di controllo costi che era stato licenziato l'8 aprile 2021 per aver condiviso su Facebook uno screenshot che invitava alla visione della fiction "Svegliati amore mio", che affrontava il tema delle conseguenze sanitarie e ambientali di un'acciaieria.

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La decisione del giudice

Secondo il giudice De Palma, il licenziamento per giusta causa è illegittimo. L'azienda sosteneva che nel post contestato ci fosse «la volontà di astrarre il fatto narrato dalla fiction dal contesto di tempo e luogo di fantasia volutamente individuato dagli autori della stessa, per ricondurlo alla attualità (anche degli assetti proprietari) della realtà territoriale di Taranto e del suo stabilimento siderurgico, in un continuum temporale».

Per il giudice, invece, «sulla scorta di quanto meglio argomentato all'esito della fase sommaria, è, in conclusione, da escludere che la coniugazione al presente delle voci verbali impiegate nel post valga ad attualizzare la vicenda storica in esso specificatamente richiamata». Cristello, difeso dall'avvocato Mario Soggia, era già rientrato al lavoro 9 mesi fa, ma pendeva la conclusione del procedimento al Tribunale del lavoro.

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L'azienda: ricorreremo in Appello

«Acciaierie d’Italia ricorrerà in Appello contro il provvedimento odierno del giudice del Tribunale di Taranto Giovanni De Palma, che ha respinto il ricorso presentato dall’azienda contro il reintegro nel posto di lavoro del signor Riccardo Cristello - si legge in una nota ufficiale - Il dottor De Palma è stato chiamato a decidere sia nella fase sommaria del luglio 2021, sia nell’attuale ricorso. Nella fase sommaria il Magistrato aveva accertato la natura offensiva delle espressioni utilizzate dal signor Cristello (tra le altre, “assassini”).

Inoltre, aveva confermato sia l’ascrivibilità certa al dipendente del post pubblicato, sia l’assenza di intenti ritorsivi da parte dell’Azienda, sia l’applicabilità a carico del dipendente dell’obbligo di fedeltà a prescindere dalla tipologia degli strumenti di comunicazione adoperati. Il Magistrato aveva motivato il provvedimento di reintegra ritenendo che l’“attacco verbale” operato dal signor Cristello fosse in realtà riferito alle precedenti gestioni dello stabilimento siderurgico tarantino, indipendentemente dal fatto che le voci verbali impiegate fossero coniugate al presente».

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