Ancora emergenza Covid-19 nel carcere di Taranto, dove si registra la positività di una trentina di detenuti, in attesa dell'esito dei tamponi a cui sono stati sottoposti altri reclusi e agenti della Polizia Penitenziaria. Un focolaio che non si riesce a spegnere e che continua a soffiare sulle ataviche criticità del penitenziario del capoluogo jonico, in particolare sul suo sovraffollamento. Il nuovo allarme viene lanciato da Angelo Sciabica, vice segretario del sindacato Osapp. Il sindacalista, peraltro, ha rivelato l'aggressione subita da un agente in carcere lunedì sera da parte di un detenuto. L'allarme dei contagi in carcere rispecchia l'emergenza che si vive anche fuori. A Manduria, per esempio, si vive in emergenza dove si registrano 472 positivi e 36 persone in attesa di conferma con il tampone. Un numero mai raggiunto nella cittadina messapica neanche nel periodo del lockdown
La denuncia
"Inevitabilmente - spiega in una nota il sindacalista - riemergono i problemi organizzativi e igienico-sanitari che la pandemia aveva già messo a nudo nei mesi precedenti.
La rivolta
In questo scenario, stando alla denuncia del sindacalista, continuano a registrarsi intemperanze da parte dei detenuti. "L'altra sera - racconta Sciabica - un detenuto , presumibilmente con problemi psichiatrici, ha letteralmente sottratto le chiavi del reparto al poliziotto di servizio al Reparto C1 (precauzionali) ed ha aperto alcune celle. L’episodio ha destato forti preoccupazioni tanto da richiamare personale libero dal servizio. La criticità è rientrata intorno alle 23 grazie all'intervento degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria tarantina". L' agente aggredito ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici dell'ospedale.