Muore dopo il parto: tredici indagati per omicidio colposo

Muore dopo il parto: tredici indagati per omicidio colposo
di Nazareno DINOI
3 Minuti di Lettura
Giovedì 1 Settembre 2022, 15:40 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 23:44

Sono tredici gli indagati per la morte della ventottenne tarantina deceduta subito dopo il parto nella notte tra lunedì e martedì nell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto.
Ieri pomeriggio il pubblico ministero Antonio Natale ha fatto notificare gli avvisi ai professionisti, tutti medici, che hanno avuto in cura la donna nelle sue ultime drammatiche ore di vita. L'ipotesi accusatoria è quella di omicidio colposo. Domani mattina il magistrato affiderà l'incarico per l'autopsia al medico legale Biagio Solarino di Bari che nel pomeriggio della stessa giornata eseguirà l'esame a cui prenderanno parte, per conto dell'ospedale, il responsabile dell'ufficio medicina legale e rischio clinico della Asl, Marcello Chironi e il medico legale Leonardo Vitale per la famiglia della presunta vittima.
Al suo consulente la Procura chiederà di ricercare le causa della morte ed eventuali omissioni o errori dei medici che hanno avuto responsabilità in tutte le fasi del ricovero e soprattutto durante il parto con taglio cesareo e il successivo intervento chirurgico eseguito d'urgenza, a quanto pare per tamponare un'emorragia, terminato senza esito per la donna che non è più ritornata in reparto. Lì c'era stata per poco tempo perché dopo l'uscita dalla sala operatoria dove ha dato alla luce una bambina in perfetta salute di circa due chili e mezzo di peso, avrebbe cominciato ad accusare disturbi di natura anemica prima dell'arresto cardiaco.
Cosa sia accaduto prima e dopo lo accerteranno le indagini affidate ai carabinieri della compagnia di Taranto dove i familiari della sfortunata neomamma, con il loro avvocato Leo Cassano, hanno presentato querela.
Dalla comunicazione diffusa dalla Asl dopo la tragedia, risulta che alle verifiche routinarie post operatorie sia stata rilevata una riduzione dell'emoglobina che subentra nei casi di importanti perdite ematiche «compatibile con l'intervento chirurgico», scrive la stessa Azienda sanitaria.

La ricostruzione della Asl

Gli esami successivi eseguiti la stessa notte, avrebbero confermato un'emorragia in atto. «Dopo un breve intervallo - si legge ancora nella nota diffusa dall'azienda sanitaria -, è stato programmato un ulteriore controllo che ha evidenziato una anemia severa per emorragia». A questo punto, fa sapere sempre il portavoce dell'ospedale, «la giovane è andata in arresto cardiaco».  
Dopo l'inutile intervento chirurgico, intorno alle tre della notte è stata comunicata la terribile notizia ai familiari che si trovavano a casa dopo che la sera prima erano riusciti a vedere la neomamma per pochi attimi nel passaggio tra la sala operatoria e il reparto.
La donna che era vigile, avrebbe salutato i parenti lamentandosi solo del freddo. La bellissima notizia della nascita della primogenita aveva soddisfatto tutti che si erano ritirati con l'ansia di festeggiare il giorno dopo con la mamma il dolce evento. Tutto è precipitato alle tre della notte quando una pattuglia della polizia di Stato ha invitato il marito a mettersi in contatto urgentemente con l'ospedale.
L'avvocato Cassano, incaricato dalla famiglia, chiederà alla Procura di sentire la testimonianza delle degenti presenti nella stessa stanza del reparto dove sarebbe avvenuto l'arresto cardiaco per ricostruire con precisione quei drammatici momenti. La bimba che sta bene e che, purtroppo, non conoscerà mai chi l'ha messa alla luce, è ancora ricoverata nel reparto di neonatologia dello stesso ospedale.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA