Bike sharing e percorsi ciclopedonali: due mesi per la svolta

Bike sharing e percorsi ciclopedonali: due mesi per la svolta
di Paola CASELLA
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Martedì 7 Gennaio 2020, 08:02 - Ultimo aggiornamento: 10:52
Il 2020 sarà a Taranto l’anno della svolta nel campo della Mobilità sostenibile, grazie ad una serie di iniziative finalizzate all’incentivazione dell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico e soprattutto ecosostenibile. Ad anticipare alcune delle principali novità che si realizzeranno nei prossimi mesi è l’assessore del Comune di Taranto Augusto Ressa (Urbanistica - Mobilità, Accessibilità urbana - Beni comuni e Piano per la Marina di Taranto - Archivio storico e Progettazione della pinacoteca comunale).

«Le iniziative programmate da quest’Amministrazione» spiega l’assessore «sono numerose, ma ne posso già anticipare qualcuna. A breve sarà, per esempio, attivato il primo step del progetto di bikesharing: la città potrà così essere attraversata in bicicletta lungo determinati tracciati. Abbiamo, infatti, previsto per l’Isola Madre ed il Borgo la creazione di postazioni per l’utilizzo delle biciclette. L’accesso sarà libero e, naturalmente, a pagamento, attraverso un sistema che deve essere ancora concordato, in modo da poter godere anche nella nostra città di un sistema di percorrenza lenta ed ecocompatibile. Il primo step sarà una sorta di test per valutare il grado di apprezzamento e la propensione al suo ricorso di cittadini e turisti».

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L’architetto Ressa entra ancora di più nel dettaglio: «Saranno indicati dei percorsi preferenziali. Al momento non li abbiamo ancora tracciati, anche se esiste il Piano per la Mobilità Sostenibile che individua le linee anche per quanto riguarda le piste ciclopedonali. Insieme alla risistemazione del Lungomare, il cosiddetto waterfront della Città Vecchia, noi realizzeremo anche le piste ciclopedonali che saranno tracciate per poter appunto utilizzare la bicicletta in tutta sicurezza all’interno di tracciati predefiniti. Insomma, si vuol evitare l’uso eccessivo del mezzo privato». Ma non finisce qui.

«D’altra parte, anche in questa direzione si rivolge l’attenzione dell’Amministrazione comunale che si appresta con il nuovo anno ad installare una serie di colonnine per l’alimentazione dell’auto elettrica, l’auto del futuro. Nel giro di un paio di mesi si comincerà in alcuni quartieri per poi allargarsi su tutti gli altri. L’attenzione al sistema di percorribilità pubblica è assicurata, inoltre, anche da altre iniziative dell’Amministrazione. Una di queste è quella che attiene alle idrovie. Abbiamo deliberato, ed è in cantiere dal punto di vista progettuale, la definizione dei punti di sbarco. È un tema che viene affrontato dal Comune e contemporaneamente dall’Amat che poi dovrà gestire le idrovie, la cosiddetta metropolitana d’acqua. Come direzione Urbanistica, ci stiamo occupando dell’esame e della valutazione dei punti di approdo che sono stati già definiti, anche dal Pums, ma che adesso devono essere osservati con la lente di ingrandimento per creare quei punti che siano il più possibile confortevoli ed accessibili da parte di tutti, anche dai portatori di handicap e dagli anziani. In molti di questi punti, infatti, vi sono barriere architettoniche che vanno rimosse».

L’Amministrazione comunale vuole offrire così più possibilità di connessione fra i vari quartieri. Da definire nei dettagli, infine, anche il progetto per l’installazione di colonnine per la ricarica delle auto elettriche, un settore che nei prossimi anni prenderà sempre più piede nel quadro di una mobilità ecosostenibile.
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