Lavoratori irregolari e in "nero", al ristoratore il sushi va di traverso: sanzione da 50.000 euro

Un posto di blocco dei carabinieri a Martina
Un posto di blocco dei carabinieri a Martina
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Sabato 15 Gennaio 2022, 12:09 - Ultimo aggiornamento: 12:22

Lavoratori irregolari e in nero nel ristorante di Sushi. Così dopo il controllo dei carabinieri scattano sanzioni per oltre 50.000 euro, la sospensione della licenza e la denuncia per il titolare, un cittadino cinese di 25 anni. Mentre in manette è finito un benzinaio di 44 anni per spaccio di droga. Questo il bilancio dei controlli a tappeto condotti a Martina Franca, in provincia di Taranto, dai carabinieri della locale compagnia in collaborazione con i militari del Nas e del Nil, il nucleo distaccato presso l'ispettorato del lavoro. I militari, nel corso delle verifiche, hanno proceduto al controllo di un locale di Sushi: durante l’ispezione condotta da Nas e Nil, sono emerse diverse violazioni in termini di sicurezza sui luoghi di lavoro, formazione ed informazione dei lavoratori: inevitabile, a quel punto, la contestazione di sanzioni amministrative, per un totale di 8.600 euro, ed ammende per un importo complessivo di ben 50.700 euro.

Le contestazioni

E’ stata disposta anche la sospensione cautelare dell’esercizio: il proprietario, un cittadino cinese residente a Martina, ritenuto responsabile degli illeciti penali ed amministrativi, è stato deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria.

Tra gli illeciti più importanti vi è la maxi sanzione per le presunte violazioni al testo unico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e sul lavoro irregolare. Durante l’ispezione sono stati trovati 8 lavoratori irregolari, di cui uno in nero.

La perquisizione

I carabinieri, inoltre, hanno perquisito un benzinaio che è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nei guai un martinese di 44 anni, sorpreso con 60 grammi di cocaina, 200 di marijuana, 123 di hashish, un bilancino elettronico di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi e 500 euro in contanti, sequestrati perchè ritenuti il ricavato dell’illecita attività di spaccio.

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