Taranto, la maggioranza si riunisce sul Comparto 32

La zona attorno all'ospedale San Cataldo, il comparto 32
La zona attorno all'ospedale San Cataldo, il comparto 32
di Domenico PALMIOTTI
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Lunedì 24 Ottobre 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 01:57

«La questione del CC non sarà discussa questa mattina dalla commissione Assetto del territorio. I consiglieri comunali hanno chiesto un approfondimento sulla materia. L’intervento nel Comparto 32 non deve lasciare spazio a nessun intervento di natura edilizia o commerciale, ma deve riguardare solo ciò che è strettamente funzionale al nuovo ospedale San Cataldo che ricade in quest’area. Servizi e attività che abbiano a che fare con la sanità». Così a Quotidiano Giuseppe Fiusco, presidente della commissione Assetto del territorio del Comune di Taranto, il quale precisa che «oggi all’ordine del giorno ci sono due problemi diversi dal comparto 32. La richiesta di ampliamento, con nuove attività, del complesso della Cittadella della Carità nel rione Paolo VI e quella di un privato per la creazione di una residenza sanitaria assistita da 35 posti a Lido Azzurro».

Rinviata la decisione 


Ma se la commissione prende tempo sul comparto 32, la vasta area urbana che va oltre Cimino e comprende il polo commerciale ex Auchan e il nuovo ospedale San Cataldo in costruzione, la questione sarà tuttavia discussa nel vertice di maggioranza convocato per questa mattina stessa dal sindaco Rinaldo Melucci. “Il comparto 32 è problema da dirimere - spiegano a Quotidiano fonti di maggioranza - anche perché gran parte di noi ha detto al sindaco che non siamo d’accordo sull’impostazione che vorrebbe dare”.

Inoltre, aggiungono, il vertice “dovrebbe anche servire a rinsaldare la stessa maggioranza dopo i primi 100 giorni di amministrazione. Non è sempre facile tenere la coesione con un fronte così ampio”. Lunedì scorso, al termine della commissione, Fiusco aveva dichiarato a Quotidiano che i consiglieri avrebbero emendato la proposta di delibera di Consiglio comunale sul comparto 32 presentata dal dirigente dell’Urbanistica, Cosimo Netti. La correzione sarebbe consistita in una rideterminazione della proposta per ancorarla al ruolo del San Cataldo. Ma evidentemente questo lavoro non si è riusciti a portarlo a termine. Tant’è che un’altra fonte di maggioranza spiega che “sono in discussione due ipotesi. Una è la riscrittura della proposta di delibera e l’altra il suo accantonamento in attesa del nuovo Piano urbanistico generale”. Nel dibattito è infatti emersa la possibilità di rinviare la definizione dell’area a ciò che stabilirà il nuovo Pug. Solo che il Piano urbanistico non è dietro l’angolo e sul comparto 32 il privato che tempo addietro si è candidato ad investire, mesi fa ha diffidato l’amministrazione a dare una risposta, per cui sarebbe fondato il rischio che se il Comune dovesse tenere ancora in stand by il problema, potrebbe intervenire un commissario ad acta. 

“È in corso una discussione politica sull’argomento” si evidenzia. E quindi è qui - perciò la riunione di maggioranza - che deve maturare la decisione tra dibattito e mediazione. Rivedere la proposta di delibera, stringendone il campo, o aspettare il nuovo Pug? La proposta arrivata in commissione prevede l’esclusione dell’edilizia residenziale ma non i servizi alla residenza tra i quali rientrano commercio e mercati, la divisione del comparto, che è molto grande, in subcomparti, utilizzando in tal senso una norma regionale, il completamento della zona mediamente urbanizzata e, infine, il rinvio alla nuova programmazione del piano regolatore generale della parte non urbanizzata, che per il momento resta inalterata. Inoltre, nella delibera si propone un intervento di recupero per il comprensorio che ruota su via Speziale, oggi degradato, e la “cristallizzazione” del polo ex Auchan.

Le ragioni del sindaco

Il sindaco Melucci ha difeso la linea e dichiarato che “frazionare il sottocomparto 32 non equivale già a rifunzionalizzarlo per usi commerciali e nemmeno semplicemente residenziali, né espone a consumo di suolo indiscriminato”. «Frazionare il sottocomparto 32 - ha detto il sindaco - consentirà l’insediamento di rsa, laboratori, foresterie ed alberghi, tutti quei servizi di supporto agli operatori della filiera sanitaria, agli studenti del Dipartimento Biomedico ed alla utenza del San Cataldo, che spesso arriverà da fuori della provincia di Taranto o addirittura della regione Puglia”. E a quanti hanno chiesto di rinviare al nuovo Pug, Melucci ha chiarito che l’intervento pensato è un anticipo dello stesso Pug, considerato che l’area “ha la potenzialità di riordinare e ricollegare la città al nuovo policlinico San Cataldo». Melucci ha lanciato anche un messaggio alla sua maggioranza precisando che «l’iniziativa del sottocomparto 32 ed il Piano urbanistico generale, sono stati inseriti nel piano “Ecosistema Taranto”, e persino nel programma elettorale della coalizione progressista che i cittadini hanno premiato alla recente tornata amministrativa». Come dire: che senso hanno adesso distinguo e polemiche se questo è il nostro programma? 

Le fibrillazioni


Ma le precisazioni del sindaco non hanno eliminato le fibrillazioni per cui oggi si prova a cercare la quadra. Il M5S, per esempio, pur convenendo che serve un provvedimento per evitare il commissario ad acta, rileva che “ci sono diversi profili di criticità nella proposta di delibera redatta dai tecnici del Comune”. Un dissenso che si aggiunge ad altri sia della maggioranza che di realtà esterne all’amministrazione. Legambiente, per esempio, pur condividendo alcuni punti dell’impostazione comunale, teme che in due sub comparti, “pur escludendo la realizzazione di edilizia residenziale, le altre destinazioni d’uso ammesse aprirebbero la strada ad un rilevante consumo di suolo”. Mentre una fonte di minoranza dichiara a  “Quotidiano”  che “dopo l’uscita pubblica del sindaco, il ritiro potrebbe essere letto come una sua sconfitta personale. Ma non è da escludere perché molti consiglieri della maggioranza non la pensano come lui. La riscrittura cambierebbe poco, salvo che non si escluda totalmente la possibilità edificatoria. Ma a quel punto che senso ha anticipare i tempi rispetto al Pug?” 

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