Lo spaccio è un "affare di famiglia", tre arresti

Lo spaccio è un "affare di famiglia", tre arresti
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Giovedì 12 Marzo 2020, 12:34 - Ultimo aggiornamento: 13:55
Spacciava nel centro di Grottaglie nonostante fosse ai domiciliari. Grazie alla collaborazione della ex compagna  e del nipote. Questa mattina all'alba, però, a stroncare il suo giro di spaccio sono stati gli agenti del commissariato di Polizia della cittadina in provincia di Taranto. I poliziotti, infatti, hanno eseguito i provvedimenti di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari spiccati dal gip su richiesta della procura.
Nella rete sono finiti Pietro Giannotta, 52enne grottagliese già noto alle forze dell'ordine, per il quale si sono spalancate le porte del carcere, la sua ex compagna Concetta Trombettieri, di 62 anni, e suo nipote Edoardo Giannotta, di 44 anni, questi ultimi due agli arresti domiciliari. Tutti sono accusati di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini sono iniziate nel 2018, dopo l’arresto del 52enne che,
nonostante all'epoca fosse ai domiciliari, era riuscito a mettere in piedi una fiorente
attività di spaccio. Grazie alla visione delle immagini registrate nel corso delle indagini, si è documentata la complicità degli altri due inquisiti, per i quali il gip ha disposto gli arresti domiciliari. In pratica il 52enne,  durante i suoi permessi dalla detenzione domiciliare, si allontanava per recarsi nell’abitazione della donna dove, con la collaborazione di quest’ultima e del nipote aveva rimesso in piedi la sua fiorente “piazza di spaccio”. Questa mattina il blitz con i tre provvedimenti restrittivi.
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