Taranto, la Geo Barents in porto: sbarcati 85 migranti. Quattro in ospedale

Taranto, la Geo Barents in porto: sbarcati 85 migranti. Quattro in ospedale
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 4 Gennaio 2023, 09:31 - Ultimo aggiornamento: 14:07

Sono cominciate nel porto di Taranto le operazioni di sbarco dalla Geo Barents di Medici Senza Frontiere entrata in porto attorno alle 8.00 di questa mattina e sulla quale vi sono 85 migranti, tra cui nove minori non accompagnati. Quattro migranti saranno portati in ospedale, ma le loro condizioni non sono gravi.

Il capo missione

«Le condizioni dei migranti sono buone, non ci sono grandi emergenze mediche. Abbiamo fornito loro le informazioni su quali sono i loro diritti». Lo afferma Juan Matias Gil, capo missione di Medici Senza Frontiere, presente alle operazioni di sbarco. «Da 4-5 anni - afferma Gil - raccogliamo i racconti di storie di chi ci dice di aver visto persone uccise dai trafficanti in Libia solo perché non erano in grado di pagare il viaggio.

In ogni missione che facciamo ci sono questi racconti. Lì ci sono violenze organizzate».

Il salvataggio dopo l'entrata in vigore del nuovo decreto

La nave è la prima di una Ong ad aver operato un salvataggio dopo l'entrata in vigore del decreto che stabilisce un nuovo codice di condotta sulle attività di salvataggio in mare da parte delle Organizzazioni non governative. Nel caso di violazione delle norme introdotte dal provvedimento sono previste multe fino a 50mila euro, oltre al sequestro o anche la confisca in caso di reiterazione.

 

«Escludiamo il sequestro della Geo Barents, non c'è un motivo valido. Noi stiamo spendendo più soldi in legali che nella ricerca e soccorso. È un paradosso, è ridicolo. Noi stiamo salvando vite e stiamo consultando i legali per contestare ogni misura, ogni nuova regole per vedere se questo è in linea con la normativa, anche internazionale». Lo afferma Juan Matias Gil, capo missione di Medici Senza Frontiere, presente nel porto di Taranto dove è attraccata la Geo Barents. Gil sottolinea che «i soccorsi sono stati chiesti e coordinati dalle autorità italiane. Quindi, non c'è motivo per il sequestro e per qualsiasi tipo di sanzione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA