La bandiera dei Giochi del Mediterraneo sventola su Taranto

Benedetta Pilato e Luca Serio portano la bandiera dei giochi. A destra il sindaco Melucci e l'assessore Azzaro
Benedetta Pilato e Luca Serio portano la bandiera dei giochi. A destra il sindaco Melucci e l'assessore Azzaro
di Nicola SAMMALI
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Sabato 9 Luglio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:07

Il vessillo a tre cerchi dei Giochi del Mediterraneo sventola sul Palazzo di città di Taranto. Resterà custodito in un'apposita teca, poi, quando sarà pronto il nuovo stadio Iacovone, svetterà dalle tribune su Taranto, che nel 2026 ospiterà la XX edizione della competizione sportiva multidisciplinare. L'onda lunga delle emozioni vissute a Orano, in Algeria, al momento del passaggio della bandiera con lo sfondo azzurro nelle mani del sindaco Rinaldo Melucci, proseguita con l'arrivo giovedì a Roma insieme agli azzurri freschi vincitori del medagliere per la quinta volta consecutiva (159 medaglie, di cui 48 ori, 50 argenti e 61 bronzi), non si arresta, anzi, prende sempre più forza. Ed è la forza di Benedetta Pilato e Luca Serio, due giovanissimi tarantini campioni del nuoto, ad accogliere con il primo cittadino e l'assessore allo Sport Gianni Azzaro il simbolo dei Giochi. «Un emblema sacro per gli sportivi».

La cerimonia

La cerimonia si è tenuta ieri nel Salone degli specchi, con un saluto speciale: dagli Stati Uniti, e più precisamente da Birmingham nello Stato dell'Alabama, dove si trova per partecipare ai World Games 2022, la campionessa di karate Silvia Semeraro, a caccia dell'ennesimo successo, ha fatto sentire tutta la sua carica.

Il loro entusiasmo è un propellente fondamentale per spingere al massimo la macchina organizzativa che nei prossimi 4 anni dovrà lavorare alla realizzazione dell'evento. Mercoledì 20 è già in calendario la prima riunione operativa con i sindaci dei Comuni coinvolti: si parlerà del masterplan degli impianti di gara e di allenamento, il conto alla rovescia è ufficialmente partito. «Ci sembrava la maniera più genuina, più sobria e più bella possibile: chi meglio di Luca Serio e Benedetta Pilato, che stanno rappresentando al meglio questo territorio a livello internazionale nello sport», ha esordito Melucci, commentando la presenza al suo fianco dei due campioni, medaglia d'oro nella 4×100 stile libero ai Giochi del Mediterraneo di Orano il primo, medaglia d'oro nei 100 rana ai Mondiali di Budapest la seconda. «Questi Giochi sono per i giovani di Taranto, per il futuro di questa città: è una grande occasione non soltanto in termini di investimenti, di scambi culturali, di riposizionamento dell'immagine della città, di riqualificazione della nostra impiantistica, ma l'ennesimo volàno turistico ed economico. A questi ragazzi abbiamo promesso che entro il 2026 avranno una piscina olimpionica coperta e vogliamo mantenere questo impegno».

Gli impianti

Melucci ha ringraziato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, «per aver creduto e lavorato al nostro fianco dal primo minuto», e poi ha tracciato le tappe verso Taranto 2026. «Stimiamo di completare la progettazione degli impianti entro il secondo semestre di quest'anno, e di partire coi cantieri nel 2023. Li termineremo entro la fine del 2025, per testarli e omologarli». La parola passa a "Benny": «Rappresentare la nostra città è un privilegio, siamo orgogliosi. Quattro anni sappiamo che sono lunghi ma non vediamo l'ora di accogliere tutta la gente che verrà a guardarci: speriamo di avere ancora il vostro sostegno, come sempre», ha detto con il suo inconfondibile sorriso. «Ho vissuto questa esperienza a Orano e devo dire che è stata veramente fantastica. Penso che nella nostra città sarà tutto più bello. Questa è una opportunità, perché verranno fatte le strutture che a noi in questo momento mancano, ma siamo fiduciosi», ha sottolineato invece Luca Serio. Tocca a Silvia Semeraro dare ulteriore brio: «Domani (oggi, ndc) spero di portare una nuova medaglia a Taranto», ha detto tra gli applausi di incoraggiamento. E aggiunge: «Sarà bello sventolare il tricolore nella nostra Taranto ai Giochi del Mediterraneo». In chiusura è intervenuto anche Azzaro: «In questi anni punteremo a promuovere la cultura dello sport, partendo dalle scuole. Lo sport è soprattutto inclusione, rispetto delle regole e pace».

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