Il Taranto è in C
Esplode di gioia il cuore rossoblù

La goia dei tifosi rossoblù in piazza Ebalia
La goia dei tifosi rossoblù in piazza Ebalia
di Claudio FRASCELLA
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Giovedì 4 Agosto 2016, 15:50 - Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 09:44

Ieri, a un soffio dal traguardo, l’ufficializzazione dell’avvenuto ripescaggio, i tifosi non ce l’hanno fatta e hanno invaso il centro cittadino. Direzione piazza Ebalia, c’è la fontana Rosa dei Venti, da anni il ritrovo ufficiale dei tifosi da tarantini.
E’ qui la festa. Sono le 15, trombe e clacson squarciano un pomeriggio diverso dagli altri. Si può trasgredire, senza troppi eccessi. Il traffico impazza, blocca le arterie principali. La festa è cominciata, il Taranto è in Lega Pro, si è ripreso un posto al sole nel calcio professionistico. Non esiste più la C2, la Lega Pro è la C1, la “terza serie” alle spalle della serie B, la “casa” dei tifosi tarantini. Ci sarà tempo per pensare alla serie cadetta, calma e un passo alla volta. Lo sanno i massimi dirigenti del Taranto calcio, a cominciare dal presidente Elisabetta Zelatore, che ha creduto fortemente nel salto per meriti, tanto da avere investito qualcosa come duecentocinquantamila euro a corredo della domanda di ripescaggio. «Abbiamo tutte le credenziali richieste – aveva confermato – una squadra importante, uno stadio a norma, i conti a posto: chi ha questi requisiti, a dispetto di artifici praticati in altre piazze, deve essere ripescato, è un suo sacrosanto diritto: la massima trasparenza in un calcio che spesso richiama alla correttezza, equivale a più di una vittoria sul campo».
 

 


Sulle stesse frequenze, Antonio Bongiovanni, uno dei dirigenti più appassionati del Taranto. Non ha voluto perdere un solo fotogramma dei festeggiamenti. Ieri era un tifoso come tanti, anche se una volta riconosciuto è stato avvicinato da cronisti e troupe televisive. Indossava una maglietta “inequivocabile”, sulla quale è riprodotta una delle sue frasi più celebri che la dice lunga sul suo temperamento: «Ce sté ride!». Aveva ragione quel gennaio di tre anni fa. C’era poco da ridere, il Taranto doveva raccogliere le sue forze e pensare seriamente al futuro. «Dirigente per passione, tifoso per vocazione: volevo festeggiare il ripescaggio da grande appassionato di Taranto e del Taranto, i fatti ci hanno dato ragione: dovevamo insistere, alla nostra società non mancava nulla per accedere meritatamente alla Lega Pro; non fossimo usciti subito ai play-off, avremmo traguardato questa grande occasione a braccia alzate, con un coefficiente superiore; ma, evidentemente, le cose più sofferte danno gioie più grandi!».

«Quella del Taranto – diceva ieri il sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno – è una promozione meritatissima, un perfetto mix fra società, tifoseria e qualità dell’organico; il Comune è stato vicino alla dirigenza sportiva mettendo a disposizione una struttura importante, come ha poi dimostrato il sopralluogo della commissione federale che ha trovato lo stadio di Taranto a norma».
Ai complimenti del sindaco, si uniscono quelli della delegazione del Coni di Taranto. «Salutiamo con soddisfazione il ritorno del “Taranto F.C. 1927” tra i professionisti; un risultato, quello del ripescaggio, che inequivocabilmente porta la firma di Elisabetta Zelatore e Antonio Bongiovanni, fautori della rinascita del calcio in riva allo Jonio; è la dimostrazione che con la bontà del loro operato e la correttezza nella gestione societaria, unitamente ad una seria programmazione, gli sforzi e i sacrifici vengono premiati».

    (Il post di Roberta Vinci su Fb)


In piazza Ebalia, intanto, accade di tutto. Caroselli di auto e rivenditori di trombe, bandiere e maglie rossoblù. Arriva un furgone. Il titolare sistema il suo mezzo zeppo di generi di conforto davanti al “fontanone”: panini e birra, acqua e bibite per tutti, a prezzi accessibili, dice. La Rosa dei Venti è stata appena ripulita, messa in sicurezza a tempo di record. Su disposizione del sindaco, squadre Amiu e una cooperativa insieme, con l’ausilio di mezzi e tosaerba, restituiscono alla vista di cittadini e tifosi una piazza Ebalia al meglio della sua bellezza.
I tifosi più accesi non ce l’hanno fatta. Volevano essere i primi, guadagnarsi i “posti migliori”, com’è consuetudine fra ragazzi appassionati di calcio. Cinque minuti dopo l’ora “x” concordata sui social, si sono uniti a centinaia. A migliaia, tanto che la piazza straborda. Auto e tifosi si imbottigliano a vicenda. A qualcuno viene in mente una variante, l’invasione pacifica delle strade principali della città. Portare i cori, le urla della curva a domicilio, in altre zone della città. Dopo aver dato sfogo alle prime emozioni e i primi abbracci, i tifosi percorrono in corteo via Berardi, via D’Aquino, per raggiungere piazza della Vittoria, un nome che calza a pennello. Il ripescaggio equivale a un doppio salto, a più di una vittoria sul campo. C’è una prima “sciarpata” accompagnata dai cori. I tifosi conoscono il rituale, non essere secondi a nessuno e quel “pro”, che sta per “professionisti”, bene si coniuga anche alla loro passione.

Non si ferma il lungo corteo. Ponte girevole, discesa Vasto, via Garibaldi. Tifosi anche qui, si uniscono insieme. Fosse un film, sarebbe “La cosa da un altro mondo”, quel blob del ’51 che più camminava e più si irrobustiva. I tifosi adesso sono migliaia. Appuntamento alle 19 sulla Rotonda del lungomare. Li attende la “sciarpata” più generosa che una tifoseria abbia mai fatto lontano da un campo di calcio. Anche se non ci fossero giudici, esistono a decine testimonianze raccolte in mille modi, macchine fotografiche, cellulari, video e telecamere. Accade quello che non ti aspetti. E che ti autorizza, per qualche istante, ad immaginare cosa accadrebbe se un giorno il Taranto facesse un altro paio di salti di categoria.
In serata, la fontana di piazza Ebalia si colora di rosso e blu. «Lo scorso 28 luglio – ci raccontava ieri Stefàno – ho ricevuto la lettera di un papà, Bruno, che mi girava il desiderio di suo figlio Jacopo: “Caro sindaco, se il Taranto fosse ripescato in Lega Pro, il giorno dei festeggiamenti potresti dotare la fontana di piazza Ebalia di luci rosse e blu, come le maglie della nostra squadra? Mio figlio, al quale è venuta l’idea, ne sarebbe felice, e con lui, immagino, tutti i tifosi di fede rossoblù!”; ho provato una grande emozione, potevamo farlo e ho dato disposizione perché questo desiderio si realizzasse, interpretando il desiderio di migliaia di tifosi tarantini».
 

Intanto, la Lega Pro ha ufficilizzato la composizione del girone C: AKRAGAS, CASERTANA, CATANIA, CATANZARO, COSENZA, FIDELIS ANDRIA, FOGGIA, FONDI, JUVE STABIA, LECCE, MATERA, MELFI, MESSINA, MONOPOLI, PAGANESE, REGGINA, SIRACUSA, TARANTO, VIBONESE, VIRTUS FRANCAVILLA.
 

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