La Polizia arresta il boss Cesario, a maggio era sfuggito ad una retata

La Polizia arresta il boss Cesario, a maggio era sfuggito ad una retata
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Venerdì 3 Settembre 2021, 19:46 - Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 17:52

La squadra Mobile della Polizia di Taranto ha arrestato all'alba di oggi il tarantino Cosimo Cesario, capoclan di 61 anni, conosciuto con il soprannome di "Giappone". Cesario era ricercato dallo scorso 25 maggio quando era sfuggito alla retata con la quale i poliziotti hanno sgominato il suo gruppo, accusato di gestire un vasto e redditizio traffico di droga. Il latitante è stato scovato in una casa del rione Tamburi.

L'irruzione

Gli agenti hanno fatto irruzione in un appartamento del popolare quartiere alla periferia della città sul quale le ricerche del latitante si erano concentrate negli ultimi giorni.

Cesario non ha opposto resistenza e si è arreso ai poliziotti che lo hanno bloccato dopo circa cento giorni di ricerche.

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Il blitz

"Giappone", nome pesante della mala storica del capoluogo jonico, a fine maggio era riuscito a evitare le manette. Quel giorni gli agenti eseguirono 17 arresti con i quali venne smantellata l'organizzazione che sarebbe stata guidata dal 61enne. Non a caso il blitz venne nominato "Japan", proprio utilizzando il soprannome del presunto capo. Da allora i poliziotti della squadra Mobile hanno effettuato decine di perquisizioni per stringere il cerchio intorno al ricercato. In questi cento giorni, secondo gli investigatori, Cesario sarebbe rimasto sempre in città cambiando ripetutamente quartiere. All'alba l'irruzione decisiva che ha portato "Giappone" in carcere. 

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