Idrogeno verde per autobus pubblici a Taranto entro il 2022. Lo rende noto la società pugliese Hope (Hydrogen of people), il cui progetto gode della consulenza tecnologica del Politecnico di Bari e verrà finanziato anche dal bando Tecnonidi di Puglia Sviluppo. Hope è una start up innovativa di recentissima costituzione. Nata ad opera di tre family office che sintetizzano l’anima ispiratrice della iniziativa: Nelke Srl, Gardill Srl e Basomaso Srl.
Le prime due società fanno riferimento alla famiglia Garofano, da anni direttamente coinvolta nel mondo della chimica e dell’energia da fonti rinnovabili, mentre la Basomaso, fa riferimento agli imprenditori Silvio Maselli, co-founder e Ceo di Fidelio e il produttore cinematografico Daniele Basilio, impegnati nel mondo della produzione culturale, della comunicazione oltre che in quello istituzionale.
Queste realtà fondono tre anime tra loro molto distinte: tecnologica, finanziaria e istituzionale, vicine a chi parla la lingua degli stakeholders.
«Il trasporto pubblico locale della città di Taranto, luogo-simbolo della contraddizione fra sviluppo economico e tutela ambientale, sta muovendo passi enormi per evolvere presto in un sistema a emissioni zero.
«È un atto concreto, forse il primo di questa portata nel nostro Paese di quel processo di transizione energetica e ambientale descritto negli indirizzi di Next Generation Eu e negli accordi finali della Cop26 di Glasgow. Che accada nella nostra città è per noi motivo di orgoglio e di speranza. D’altronde è quello che significa Hope», sottolinea l’ex sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci.
«L’idrogeno verde permetterà di unire la decarbonizzazione a tutti i livelli, dalla generazione elettrica a quella termica; stazionaria e mobile; dalla piccola taglia alle elevatissime potenze ed emissioni», spiega l’amministratore di Hope, Fabio Paccapelo, che conclude: «La transizione energetica passa sicuramente attraverso la ricucitura della frattura che nell’ultimo secolo si è creata tra gli elettroni e le molecole: energia e gas verdi devono tornare a recitare insieme un ruolo fondamentale nella nostra vita quotidiana».