Agguato a colpi di pistola in città: ferito un uomo. Arrestato un familiare

La zona del ferimento
La zona del ferimento
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Sabato 23 Febbraio 2019, 13:30 - Ultimo aggiornamento: 16:41

Gli hanno sparato mentre tentava di darsi alla fuga. Con il sicario che ha premuto per cinque volte il grilletto, colpendo la vittima con due pallottole alle gambe. L'aggressore poi è fuggito, ma poco dopo è stato arrestato dai carabinieri con le contestazioni di lesioni personali aggravate, detenzione e porto illegale di arma da fuoco. Si tratta di Fabio Carriere, tarantino di 31 anni, familiare della vittima, un uomo di 60 anni.
Il grave episodio è avvenuto questa mattina, poco prima di mezzogiorno a Taranto, in via Brindisi all'angolo con la trafficata via Cesare Battisti. Bersaglio del raid un tarantino che in quel momento stava camminando in strada con alcune buste della spesa,
La vittima, stando ad una primissima ricostruzione, stava per citofonare ad un portone quando si è accorto di un uomo armato che lo stava raggiungendo alle spalle. A quel punto ha tentato di darsi alla fuga, correndo verso via Cesare Battisti. In prossimità dell'incrocio, però, è stato raggiunto alle gambe da due dei cinque colpi esplosi dall'uomo armato. Il malcapitato si è accasciato sul selciato, mentre il sicario si è allontanato precipitosamente. Subito è scattato l'allarme e sul posto sono piombate le auto dei carabinieri e della Polizia, oltre ad un'ambulanza. La vittima è stata condotta all'ospedale Santissima Annunziata dove gli sono state riscontrate due ferite da arma da fuoco a un ginocchio e a un femore. Per lui prognosi di trenta giorni. Contestualmente sono partite le indagini che hanno fatto registrare immediatamente una svolta. Con l'arresto del familiare della vittima. Alla base della rappresaglia a suon di piombo una lite per disaccordi familiari. I carabinieri sono riusciti a recuperare anche l'arma utilizzata per la gambizzazione. Si tratta di una pistola beretta calibro 7,65. Carriere, volto già noto alle forze dell'ordine, è stato condotto prima in caserma e poi, su disposizione del pm di turno, è stato trasferito in carcere.

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