Forza Italia ad alta tensione: le spaccature restano vistose

Forza Italia ad alta tensione: le spaccature restano vistose
di Michele MONTEMURRO
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Venerdì 23 Marzo 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 15:26
Vitali prova a difendere l’operato di Tamburrano e l’incontro finisce in rissa verbale tra lui e l’ex assessore provinciale alla Pubblica istruzione della giunta Rana, il massafrese Domenico Morrone. 
La scena, avvenuta durante l’assemblea provinciale di mercoledì sera in un albergo tarantino, è stata registrata in un video amatoriale circolato ieri su WhatsApp. Quando il neo senatore di Francavilla prende le difese del presidente della Provincia, apriti cielo! Le critiche piovono proprio dal rappresentante del circolo di Forza Italia di Massafra, la città dove Tamburrano è stato sindaco per dieci anni ed è ancora oggi consigliere comunale; lo stesso circolo che nei giorni scorsi attraverso un apposito comunicato stampa aveva già preso le distanze dalle scelte operate dall’attuale presidente della Provincia circa l’opportunità di candidare, senza successo, la moglie Maria Francavilla nel collegio del Senato.
«Quando hai parlato tu, ti ho ascoltato. Quando parlo io devi stare zitto, questo dice l’educazione e la correttezza!», tuona Vitali contro Morrone per poi urlare ripetutamente: «Devi stare zitto! Devi stare zitto!».
Dal canto suo, l’ex assessore provinciale non è riuscito a comprendere le ragioni per le quali il segretario regionale del partito ha difeso il capo dell’amministrazione provinciale. Il “siparietto” è durato solo pochissimi minuti.
In Forza Italia prima delle elezioni amministrative di maggio/giugno c’è da credere che non succederà nulla. Vitali ha ribadito che prende ordini solo da Berlusconi, che a sua volta in queste settimane è impegnato a costruire l’eventuale ipotesi di governo. Ad aprile il quadro potrà essere più chiaro e difficilmente a poco più di un mese dal voto Roma deciderà di prendere iniziative sui territori. La fronda interna contro il segretario regionale oggettivamente c’è e non solo a Taranto.
 
Vitali è ritenuto responsabile di non aver effettuato scelte idonee per le candidature nei collegi uninominali e soprattutto di non aver avuto la forza di incidere su quelle nei collegi plurinominali, dove lui stesso ha ammesso a più riprese di aver sostenuto, invano, le candidature del coordinatore provinciale Michele Di Fonzo e del sindaco di Maruggio Alfredo Longo, gli unici due che assieme a Tamburrano hanno conservato una interlocuzione col neo senatore di Francavilla.
Dall’altra parte c’è una fronda interna molto significativa capeggiata dalla consigliera regionale Francesca Franzoso, sostenuta anche dall’ex consigliere regionale Pietro Lospinuso e da diversi sindaci. 
Di Fonzo nei giorni scorsi ha manifestato la volontà di abbandonare la politica dopo tre anni e quattro giorni spesi da commissario provinciale, però per ora resta ancora in sella per non lasciare il partito in mano a chi ha chiesto le dimissioni del segretario regionale.
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