Colpo di scena a Taranto: 17 firme che mandano a casa il sindaco Melucci. Salvini: «Grande occasione per il centrodestra»

Un consiglio comunale
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Martedì 16 Novembre 2021, 10:16 - Ultimo aggiornamento: 20:04

Fine della corsa per la Giunta di Rinaldo Melucci. Cade l'amministrazione comunale di Taranto retta dal sindaco espresso dal Pd, mandato a casa dalla raccolta di 17 firme di dimissioni da parte di altrettanti consiglieri comunali, a pochi mesi dalle elezioni amministrative che si terranno in primavera. Melucci è stato "tradito" da alcuni consiglieri della sua maggioranza, compreso quel Massimiliano Stellato che alla Regione sostiene il presidente Michele Emiliano.

I nomi

Le dimissioni sono state presentate dalla minoranza di centro destra e da esponenti moderati del centrosinistra. Questi i firmatari: Mario Pulpo, Cataldo Fuggetti, Federica Simili, Cosimo Festinante (indipendenti per Taranto: facevano parte della maggioranza), Antonino Cannone (lista civica di centrodestra) , Giampaolo Vietri (Fratelli d'Italia), Stefania Baldassari, Marco Nilo (lista Baldassari). Carmen Casula, Massimiliano Stellato (Puglia popolare), Antonella Cito (At6), Rita Corvace, Massimo Battista (Una città per cambiare Taranto), Floriana De Gennaro (lista «La scelta»), Vincenzo Fornaro (lista Taranto respira), Salvatore Brisci (Centristi: era nella maggioranza) e Salvatore Ranieri (eletto in At6 e poi passato al Gruppo Misto).

Salvini (Lega): «Ora per il centrodestra grande occasione»

«Sfiduciato il sindaco di Taranto, dopo anni di pessima amministrazione. Per il centrodestra è una grande occasione per offrire una seria proposta di buongoverno, allargata a chiunque voglia mettersi al servizio della città». Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

Tajani (Forza Italia): «Al lavoro insieme agli alleati per l'alternativa»

«Lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale di Taranto può rappresentare un'occasione per la comunità e per il centrodestra.

Il capoluogo ionico ha un'importanza strategica per tutto il Paese, con elevatissime potenzialità: l'infrastruttura portuale, l'industria e tutto l'indotto che ruota intorno all'acciaio. Il porto di Taranto ha una rilevanza commerciale ed economica tale da essere appetibile per i cinesi e noi dobbiamo difenderlo e immaginare un grande piano di potenziamento e rilancio. Sono temi su cui Forza Italia ha una visione precisa per lo sviluppo del territorio, facendosi interprete di un cambiamento necessario alla guida della città. Lavoreremo con gli alleati di centrodestra e con tutte le forze alternative alla sinistra per costruire una proposta seria e credibile per Taranto». Lo dichiara il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani.

Il Pd fa quadrato attorno a Melucci, Boccia: «Non ci faremo intimidire dalle destre»

«La fine dell'amministrazione Melucci causata dalle dimissioni di 17 consiglieri comunali di Taranto che non hanno avuto il coraggio di mettere la faccia in Aula, ma si sono nascosti come codardi in uno studio notarile, è un atto di vigliaccheria contro l'intera città di Taranto. Il Partito Democratico è unito al fianco di Rinaldo Melucci, un sindaco che in questi anni ha sempre lottato per cambiare Taranto e per costruire un futuro migliore per i tarantini». Così Francesco Boccia, deputato Pd e responsabile Regioni e Enti locali della segreteria nazionale. «Ho Taranto nel cuore per averla vissuta a fondo da Commissario liquidatore - aggiunge - e conosco l'orgoglio e la forza di una grande comunità. I tarantini non si faranno schiacciare dall'arroganza di una pessima politica già oggi rivendicata da Salvini e dalla Lega». «Taranto, come la Puglia - conclude - non si farà occupare da questa destra tracotante».

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