Il gip concede i domiciliari ma a casa non lo vogliono: lo “libera” uno zio

Il gip concede i domiciliari ma a casa non lo vogliono: lo “libera” uno zio
di Nazareno DINOI
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Martedì 14 Gennaio 2020, 11:37 - Ultimo aggiornamento: 12:35
Il gip Benedetto Ruberto gli ha revocato il carcere concedendogli i domiciliari, ma l'indagato sembrava destinato a restare in cella perché non aveva un domicilio dove andare. I genitori, infatti, non lo vorrebbero in casa. A salvarlo, però, è intervenuto uno zio. Che ieri sera ha aperto le porte della sua casa e sostanzialmente ha liberato il nipote.

E' la singolare sventura accaduta ad uno dei tre giovani manduriani accusati di aver rapinato l'incasso di una farmacia di Manduria e di aver tentato di fare la stessa cosa con i clienti che erano presenti nel locale. Dopo l'udienza di convalida che si è tenuta sabato mattina nel carcere di Taranto l'avvocato che lo difende aveva ottenuto l'attenuazione della misura cautelare con quella più lieve dei domiciliari. Sforzo che sembrava inutile visto il rifiuto arrivato dai genitori. Nessuna informazione circa i motivi di quel no. Certo è che da venerdì scorso il ventunenne, per la legge alla sua prima rapina (finita anche male), è rimasto nel carcere per cause di forza maggiore. Sino a ieri sera. Quando uno zio ha deciso di intervenire. È stato lui a mettere a disposizione la casa nella quale il ragazzo sconterà i domiciliari.

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Ieri, intanto, si è tenuta nello stesso penitenziario l'udienza di convalida del quarto presunto complice della banda, un ventinovenne con precedenti, arrestato dalla polizia che a quanto pare lo teneva già d'occhio per altri motivi. Assieme a lui, nella notte tra venerdì e sabato, gli agenti hanno arrestato anche il patrigno di sessant'anni perchè avrebbe cercato di impedire l'arresto del figliastro opponendo resistenza e minacciando le forze dell'ordine che si erano presentate in casa per prelevare il sospettato. Un'azione criminale con molte pecche e impreparazione degli autori che già un'ora dopo erano stati individuati e braccati dalle forze dell'ordine. I primi tre dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Manduria, il quarto dalla polizia del locale commissariato. Tutto è iniziato intorno alle ore 18 di venerdì scorso quando tre uomini con il volto coperto da passamontagna e armati di coltello da cucina hanno fatto irruzione nella farmacia sulla via per Lecce a Manduria.

Uno di loro si è fatto consegnare l'incasso dal farmacista, circa seicento euro, mentre gli altri hanno tentato di rapinare i clienti che si sarebbero rifiutati con decisione. Poi la fuga a piedi per le vie del centro storico mentre i carabinieri, allertati immediatamente, si mettevano già sulle loro tracce. Ad incastrare il gruppo di malviventi sono state le immagini delle telecamere di sorveglianza montate lungo le strade utilizzate per la fuga. Questo ha permesso agli investigatori di riconoscere i primi tre banditi che sono stati rintracciati, fermati e portati in caserma. Assistiti dai loro avvocati, poi, erano stati identificati e spediti in carcere. Dove sembrava destinato a rimanere il più sfortunato, perché privo di ospitalità.
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