I comuni si consorziano nei Distretti del commercio

I comuni si consorziano nei Distretti del commercio
di Francesca CIURA
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Sabato 21 Ottobre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 18:35
I Distretti Urbani del Commercio da ieri sono una realtà. Con la costituzione dell’Associazione di Distretto, di cui al momento fanno parte cinque comuni della provincia insieme a Confcommercio e Confesercenti, si dà il via ad una fase importante, utile per poter accedere ai finanziamenti regionali. I sindaci dei comuni che ieri hanno sottoscritto la nascita dell’Associazione sono stati quelli di Ginosa, Laterza, Manduria, Massafra e Sava. 
Tra i Duc ammessi a finanziamento ci sono anche quelli di Castellaneta, Grottaglie e Martina Franca. Taranto ed i Distretti di Mottola/Palagiano/Palagianello (capofila è Palagianello) e di Pulsano/Avetrana/Fragagnano/Leporano/Lizzano/Maruggio/ Torricella (capofila Pulsano) sono ancora in fase istruttoria. Complessivamente le risorse finanziarie del Duc nel territorio provinciale (comprese tra contributo regionale e cofinanziamento della parte proponente) ammonteranno a circa 830 mila euro nel momento in cui verranno ammessi anche quei Duc che attualmente sono in fase istruttoria. Non solo: l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Mazzarano, presente al momento della firma per la costituzione dell’Associazione del Distretto, ha assicurato che la Regione è pronta ad impegnare altre risorse. «I Duc - dice Mazzarano - sono peraltro un’occasione di confronto tra gli amministratori locali, le organizzazioni di categoria e le imprese del commercio che, attraverso le risorse del bando, possono provare ad elevare il livello dell’offerta e dell’accoglienza sul territorio».
 
Ma per Giuseppe Chiarelli, Segretario Regionale Confcommercio Puglia, i Distretti del commercio sono qualcosa in più. «Sicuramente costituiscono un mezzo per favorire la condivisione - ha detto - ma che, per il loro potenziale, possono essere estesi a tutte le attività.
Per questo sarei più propenso a chiamarli Distretti Urbani». 
La relazione tra commercio e città infatti rappresenta una delle linee portanti dello sviluppo urbano per il rafforzamento del quale occorre una stretta sinergia tra enti locali, operatori, stakeholders finalizzato al recupero della vitalità economica e sociale del territorio. Ed è infatti sull’asse dell’unità di intenti tra pubblico e privato, ma anche e soprattutto su quella delle competenze, che a Taranto e provincia si gioca la partita più importante. Ricostruire e recuperare il terreno perduto sia sotto il profilo della crescita culturale oltre che occupazionale, diviene l’imperativo assoluto per dare l’avvio ad una fase nuova, di sviluppo e di speranza per tanti giovani soprattutto.
«È proprio per rispondere a questo bisogno - osserva Leonardo Giangrande, presidente di Confcommercio Taranto - che da tempo proponevamo l’adozione di interventi di gestione integrata nell’interesse comune di sviluppo economico, sociale, culturale e di valorizzazione ambientale del contesto urbano e territoriale».
Il Distretto punta anche a migliorare i sistemi di viabilità e mobilità e di gestione degli spazi urbani. Uno strumento quindi per favorire coesione economica, sicurezza ed una migliore qualità della vita dei cittadini residenti.
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