Disordini durante la visita di Salvini, 11 denunce

Una immagine dei disordini
Una immagine dei disordini
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Venerdì 13 Marzo 2020, 14:25 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 19:12

Scattano undici denunce a piede libero per i disordini scoppiati a Taranto nel corso della visita in città del leader della Lega Matteo Salvini dello scorso 19 febbraio. I provvedimenti sono stati adottati dalla Polizia al termine delle indagini avviate subito dopo gli incidenti di quella sera in pieno centro. Undici le persone identificate che ora dovranno difendersi dalle accuse di adunanza sediziosa, lancio di fumogeni, travisamento in pubblica manifestazione e violenza privata.
Come accertato dagli investigatori della Digos della Questura di Taranto, il gruppo di contestatori, per non dare nell’occhio, si allontanò alla spicciolata dal resto dei manifestanti, radunati nelle vicinanze dell’albergo che ospitava Salvini e i suoi sostenitori, e si posizionò in una strada vicina in attesa dell'uscita del leader leghista. Diverse persone con il volto coperto allontanarono anche alcuni presenti che stavano facendo delle riprese con i telefoni cellulari. In particolare, uno di questi fu anche aggredito e malmenato.
Al termine dell’evento, il gruppo, una volta resosi conto che Salvini era andato via seguendo un altro percorso, scatenò un fitto un lancio di oggetti contro le forze dell’ordine, accompagnando l'azione con fumogeni e una bomba carta che danneggò una vettura in sosta.
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