Detenuto incendia la cella, intossicati otto agenti

Il carcere di Taranto
Il carcere di Taranto
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Giovedì 9 Luglio 2020, 17:14 - Ultimo aggiornamento: 17:20
Paura l'altra sera nel carcere di Taranto, dopo che un detenuto ha dato alle fiamme la cella in cui era rinchiuso. Il rogo è stato subito contenuto dagli agenti della polizia penitenziaria che sono intervenuti dopo aver indossato le maschere antigas, ma otto di loro hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari per i sintomi da intossicazione. L'episodio è stato rivelato dal sindacato Sappe con una nota, firmata dal segretario nazionale Federico Pilagatti, nella quale si spiega che "poteva essere una tragedia con diverse vittime". L'incendio è stato appiccato  da un detenuto di origini foggiane di circa 30 anni con seri problemi psichiatrici. Stando a quanto spiegato dal sindacato della polizia penitenziaria, l'uomo ha dato fuoco alle suppellettili della stanza in cui era ristretto, dopo averle bagnato con dell'olio. L'incendio ha sviluppato fumo denso che ha subito invaso la sezione detentiva dove erano ristretti circa una sessantina di detenuti. Prontamente gli agenti hanno indossato le maschere antigas ed hanno tratto in salvo i detenuti. Per otto di loro, però, è stato necessario il ricorso alle cure dei medici.     
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