Detenuto di 48 anni si impicca in carcere: i compagni di cella lanciano l'allarme

L'ingresso del carcere di Taranto
L'ingresso del carcere di Taranto
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Sabato 30 Aprile 2022, 14:42 - Ultimo aggiornamento: 18:09

Un detenuto tarantino di 48 anni si è tolto la vita la scorsa notte nel carcere di Taranto, impiccandosi alle sbarre della sua cella. Il suicidio è avvenuto nel bagno della cella mentre i compagni di cella della vittima dormivano. A lanciare l'allarme è stato proprio uno di loro che ha trovato il corpo dell'uomo e ha chiesto l'intervento degli agenti della polizia Penitenziaria. Per l'uomo, però, era già troppo tardi.

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Il suicidio

La vittima ha approfittato delle ore notturne per mettere in atto il suo progetto di togliersi la vita. Il 48enne si è chiuso nel bagno della cella e ha fabbricato un cappio, forse con degli abiti.

Poi è riuscito ad impiccarsi alle sbarre della finestra. Nessuno si è accorto di quanto avvenuto sino alle prime ore del mattino. 

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Il carcere

La notizia della tragedia avvenuta nel corso della notte rilancia per l'ennesima volta l'emergenza nella quale vive il carcere di Taranto. Il pentenziario jonico è il più sovraffollato d'Italia con oltre settecento detenuti rispetto ad una capienza tollerabile di poco inferiore ai 500. Inoltre i sindacati della Polizia Penitenziaria da tempo denunciano la carenza di organico dei baschi blu, costretti a lunghi turni di lavoro per garantire la sorveglianza nei vari padiglioni. 

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