Il sindacato: rivolta in carcere, detenuti si scagliano contro gli agenti

L'ingresso del carcere di Taranto
L'ingresso del carcere di Taranto
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Martedì 7 Dicembre 2021, 12:20 - Ultimo aggiornamento: 12:44

Hanno acceso delle bombolette di gas e le hanno lanciate contro gli agenti della Polizia Penitenziaria. Poi hanno cercato di sfondare un cancello usando come ariete un letto di ferro. Tensione alle stelle nel carcere di Taranto dove da settimane si combatte con un focolaio di contagi da Covid. La rivolta è scoppiata nella serata di domenica ed è stata denunciata da Federico Pilagatti, segretario nazionale del Sappe, il sindacato autonomo della Polizia penitenziaria. Lo stesso sindacalista ha spiegato che sono stati gli agenti, non senza fatica, a riportare la calma.

La protesta

La tensione è scattata dopo le 21 di domenica al quarto piano del nuovo padiglione (reparto covid), dopo che un detenuto è stato visitato dal medico di guardia poiché non si sentiva bene. Dopo un accurata visita, il medico non ritenendo di non dover prendere ulteriori provvedimenti, ha invitato il detenuto a rientrare nella propria stanza.

La decisione ha suscitato le proteste di un compagno di cella del detenuto che pretendeva che l'uomo fosse trasportato in ospedale.

La rivolta 

La protesta è sfociata in violenza quando il detenuto ha aizzato anche gli altri reclusi contro il medico e gli agenti in servizio. I detenuti, infatti, hanno acceso le bomblette di gas che usano per cucinare e le hanno lanciate contro i poliziotti, distruggendo anche sedie e tavoli. Poi hanno cercato di sfondare il cancello blindato di accesso alla cella, usando come ariete un letto di ferro. Nella sezione sono subito sopraggiunti altri agenti contro i quali è stato lanciato di tutto. Un ispettore è stato centrato alla gamba da una bomboletta accesa. Sono stati gli stessi agenti poi, a riportare la calma, mentre il detenuto che aveva accusato il malore è stato sottoposto ad ulteriori accertamenti tutti con esito negativo. "Tutti gli agenti che sono intervenuti - ha spiegato lo stesso Pilagatti - sono stati messi sotto monitoraggio poichè i detenuti rivoltosi sono tutti positivi al Covid"

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