Torna la Spartan race, con gare per i bimbi e la Hurricane Heat

Torna la Spartan race, con gare per i bimbi e la Hurricane Heat
di Francesca RANA
3 Minuti di Lettura
Lunedì 16 Ottobre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 21:52
La Spartan Beast, circa 14 miglia, 30 ostacoli e 3 ore di tempo, nel week end Trifecta, oltre a Sprint, Super e Junior riservata a bambini ed adolescenti tra i 4 ed i 13 anni, e la primissima Hurricane Heat in Italia, misteriosa prova di resistenza all’alba con zaini in spalla, pesi, valige di mattoni e chissà cos’altro, saranno organizzate esclusivamente, nel 2017, alla Spartan Race di Taranto, il 28 e 29 ottobre, al Parco Cimino, corsa ad ostacoli con varie livelli di difficoltà e numerose batterie. La notizia ha spinto atlete ed atleti a riunirsi in un briefing nel negozio di uno sponsor, giovedì scorso. Il coach ufficiale pugliese, Sgx, Francesco Rosato, di Santeramo in Colle, in preparazione alle corse ad ostacoli, ha chiamato a raccolta tutti, insieme a Francesco Carpenzano, Maikol Polizio, Roberto Ventriglia e numerosi interessati, alla prima esperienza o compagni di squadra nell’Invictus Cross Training. Ha seguito gli allenamenti di tanti sportivi in questi mesi, a Ginosa Marina, San Giorgio Jonico, Batteria Cattaneo, e, nell’ultimo workout, d’estate, ha raggruppato oltre 100 aspiranti spartan. Non era autorizzato a rispondere a tutte le domande, specialmente quando riguardavano la segretissima Hurricane Heat, ed ha cercato di dare consigli sulla dieta migliore, l’abbigliamento adatto in tutte le condizioni o la possibilità di usare una muta nell’acqua di Mar Piccolo. I valori più importanti li porta al collo e riguardano lo spirito di gruppo, l’incitamento a non arrendersi mai, terminare ogni missione, e, soprattutto, il più emblematico, non abbandonare mai un atleta in gara, caduto o in difficoltà. Questo altruismo sportivo, etico, ricorda tantissimo una sequenza del film “Ufficiale Gentiluomo”, quando Zack Majo, aspirante pilota della Marina Militare statunitense, Us Navy, nonostante rischi di non vincere il record, torna indietro ad aiutare Casee Seeger ad arrampicarsi su un muro con la fune, superare e scavalcare l’ostacolo di un durissimo circuito di addestramento, tanto simile allo slippery wall di una Spartan Race.
 
«Non sapremo quali ostacoli troveremo, quante distanze ci saranno tra un ostacolo e l’altro.
Lo scoprirete solo alla fine - spiegava - non sapremo quale sarà il tracciato. Non vorrei saperlo prima. Si sarebbero iscritti oltre 4.500 atleti fino al 12 ottobre». L’ambizione è “chiudere la trifecta” e riempire gli angoli vuoti di una medaglia, con tutte le corse ad ostacoli di varia intensità. A maggior ragione, colpisce la raccomandazione di non pensare esclusivamente alla gara e di ricordarsi, piuttosto, di non mollare e di non lasciare nessuno solo, a terra. 
Il presidente di Taranto la città Spartana, Marco De Bartolomeo, era stato invitato a raccontare i primi passi di un percorso sul city branding di Taranto e l’idea di proporre alla Spartan Race di fare tappa nell’unica fondazione spartana nel mondo, l’antica polis Taras: «Noi inviammo una mail alla sede madre americana. Volevamo informare di una città superstite spartana e loro hanno voluto approfondire. Si creò il link con Spartan Race Italia e Puglia Promozione l’anno scorso ha sostenuto la prima Spartan Race di Taranto. Ci furono circa 4000 iscrizioni (un totale di 3725 partecipanti, 1.244 alla Beast, 1.501 alla Sprint, 878 alla Super, oltre a 102 volontari nelle batterie riservate, ndc), e 12.000 presenze a Taranto. L’investimento fu di 35.000 euro, il ritorno di 1 milione di euro. L’elemento portante di questa spartanità mondiale l’avete messo in campo nelle spartan race, è solidale, non è vincere, è arrivare fino alla fine. Ho visto gente trascinare i più deboli fino al traguardo. Questo vuol dire essere spartani oggi, non arrendersi mai, quando stai male, stai affrontando un intervento chirurgico, sei abile o diversamente abile. Noi, oggi, possiamo diventare la mecca di un network mondiale ispirato a Sparta e portare a Taranto tante realtà, non in contatto tra loro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA