Blitz in spiaggia della Polizia contro i "furbetti" del mare

I controlli della Polizia
I controlli della Polizia
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Venerdì 13 Agosto 2021, 12:26 - Ultimo aggiornamento: 12:53

Sotto sequestro tende, ombrelloni e sdraio "segnaposto" lasciati in spiaggia dai "furbetti" del mare. Il blitz è stato messo a segno dalla Polizia di Taranto e dai vigili urbani dei comuni competenti per territorio. Nel mirino i troppi "furbi" che lasciano di tutto in spiaggia per garantirsi il posto sulla spiaggia per il giorno dopo. Un malcostume fastidioso quanto radicato sul litorale jonico. Nel corso dei raid, quindi, agenti e vigili, in particolare a San Pietro in Bevagna nella Marina di Manduria hanno sequestrato ombrelloni, sdraio e lettini.

I controlli

Con l'avvicinarsi di Ferragosto, i gli agenti del Commissariato di Manduria, con la collaborazione della Polizia Locale, hanno intensificato i controlli sul litorale nella fascia compresa tra San Pietro in Bevagna e la foce del fiume Chidro. È stato cosi disposto un controllo  di tutta la costa al fine di verificare la presenza di numerosi ombrelloni e sedie sdraio lasciate incustodite già dal giorno prima sulla spiaggia, molto probabilmente per tenere occupato il posto.

Tra l'altro, sono state rinvenute numerose tende da campeggio, non consentite dall'ordinanza della Regione che, anche quest'anno, vieta il campeggio con tende, roulotte, camper ed altre attrezzature al di fuori delle aree specificamente destinate.

I sequestri

Sono state sequestrate, pertanto, alcune tende da campeggio disseminate dalla foce del fiume al centro di San Pietro in Bevagna, nonché diversi ombrelloni e sedie da mare posizionate di notte come “segnaposto” della giornata successiva.  Nell'area di San Pietro in Bevagna riservata ad alcuni commercianti, è stata rilevata la presenza di bancarelle abusive riconducibili ad ambulanti, molte delle quali esponevano merce contraffatta. Sono stati quindi sequestrati due carretti artigianali utilizzati dagli ambulanti per il trasporto e la vendita di vestiario, trovati abbandonati sulla spiaggia, nonché una capanna realizzata con sbarre di ferro e telo ombreggiante, costruita a pochi passi dal mare. Identiche verifiche sono state effettuate a Marina di Ginosa.

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