Caso Taranto, si attende la nomina del commissario. Al voto in primavera

Caso Taranto, si attende la nomina del commissario. Al voto in primavera
3 Minuti di Lettura
Sabato 20 Novembre 2021, 11:54 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 13:23

Si attende la nomima del commissario prefettizio dopo lo scioglimento del consiglio comunale a Taranto. Si vota in primavera.

«Si lavora per avere una proposta politica di centrodestra omogenea in tutte le città importanti d'Italia che vanno al voto, compresa Taranto. Parliamo di una città importantissima, delusa dal Movimento Cinque Stelle che aveva illuso i cittadini di risolvere i problemi strutturali. Ma i tarantini sono delusi anche dal centrosinistra» dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, a margine di una visita al carcere di Bari.

Dopo le dimissioni contestuali di 17 consiglieri comunali (alcuni dei quali facevano parte della maggioranza a sostegno del sindaco Rinaldo Melucci) e lo scioglimento anticipato della massima assise cittadina, si attende la nomina di un commissario prefettizio. A Taranto si sarebbe comunque votato nella primavera del 2022. «Il nostro coordinatore regionale Marcello Gemmato - ha aggiunto Lollobrigida - si sta occupando in prima fila di cercare di mettere insieme tutte le forze di centrodestra e tutte quelle aree che vengono dal civismo che possano sostenere un'azione di ricambio e dare alla città di Taranto una prospettiva vera di buon governo». 

La maggioranza blinda Melucci

Intanto i 12 consiglieri comunali di maggioranza e i cinque assessori intervengono sullo sciglimento del consiglio ribadendo: «Rinaldo Melucci - spiegano i firmatari del documento - è il nostro candidato sindaco.

E' il candidato sindaco che noi, componenti della maggioranza consiliare refrattari a qualsiasi lusinga che nulla abbia di politico, sosterremo in questi mesi di campagna elettorale che ci porteranno verso la sua riconferma. Noi abbiamo contribuito intensamente ai risultati dei quali oggi va orgoglioso ogni tarantino».

«Abbiamo offerto - aggiungono - le nostre conoscenze, il nostro impegno, la nostra forza per una città che non vuole più nascondersi, grazie all'enorme quantità di progetti e prospettive che il sindaco Rinaldo Melucci ha realizzato in questi quattro anni e mezzo». Commentando le dimissioni dei colleghi (alcuni dei quali facevano parte della maggioranza di centrosinistra) consiglieri e assessori sottolineano che «quelle firme non certificano la fine dell'amministrazione Melucci, sono invece il sigillo del suicidio politico di consiglieri in cerca d'autore. Una cosa che ci interessa poco, tuttavia, perché non siederanno mai più al nostro stesso tavolo». «Oggi - concludono - inizia una nuova fase, siamo liberi dalle tossine che hanno avvelenato una bella pagina politico amministrativa della nostra città. Ora siamo pronti a riaprire questo racconto e viverlo fino in fondo, con Rinaldo Melucci sindaco anche nel 2022».

© RIPRODUZIONE RISERVATA