Concertone del 1° maggio, i bambini protagonisti

Concertone del 1° maggio, i bambini protagonisti
di Nicola SAMMALI
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Giovedì 15 Marzo 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 13:23
«È nelle nostre intenzioni, ma nelle vostre mani!». È tutto in queste parole lo spirito con cui il Comitato Liberi e Pensanti sta costruendo con fatica e tanto entusiasmo l’edizione 2018 di «Uno Maggio Taranto», l’evento che non è solo musica live ma presa di coscienza collettiva sui problemi che da nord a sud uniscono territori e cittadini. È la voce amplificata di una città come Taranto che sa esprimere potenzialità enormi, che dal nulla nel 2013 ha tirato fuori, dal basso, la forza per scombinare tutto e prendersi il palcoscenico nazionale per raccontare il dramma dell’inquinamento e quello sanitario che vive. Del lavoro che non c’è, del futuro in salita, degli ultimi a ogni latitudine. Un grande concerto che i Liberi e Pensanti affrontano portandosi sulle loro spalle tutto il peso dell’organizzazione.
Ogni anno, però, le spese aumentano, i costi lievitano, le donazioni raccolte con le bottiglie di vino e le magliette distribuite nelle settimane che lo precedono non bastano da sole. Non basta nemmeno la generosità degli artisti che abbracciano la causa e che partecipano gratuitamente. C’è bisogno dell’aiuto di tutti. Ecco perché fino al 4 aprile è possibile contribuire alla campagna di crowdfunding su Musicraiser, una raccolta fondi che al momento ha superato di poco i 14mila euro ma che potrebbe e dovrebbe crescere ancora. Ci sono diversi «premi» in palio a seconda della cifra che si intende versare per dare una mano concreta a un gruppo di «pazzi innamorati della propria terra»: dal vinile del nuovo singolo realizzato per l’occasione dai Terraross e Frank Buffoluto “Ammé mu ste dice”, che hanno realizzato anche un videoclip girato al quartiere Tamburi, alla cena da “vip” per due o a quella con gli artisti, all’uscita col catamarano della Jonian Dolphin Conservation per osservare i meravigliosi cetacei che popolano il Golfo di Taranto. E per non farsi mancare nulla c’è anche la t-shirt esclusiva con l’illustrazione realizzata dall’artista tarantino Alessandro Vitti. 
 
Tutti gli aggiornamenti sulla macchina organizzativa di «Uno Maggio Taranto» sono disponibili sui profili social del comitato, compreso il nuovo canale info su Telegram. Il cuore della manifestazione al Parco Archeologico delle Mura Greche resta sempre la questione ambientale di Taranto che si lega a quella occupazionale nella vicenda Ilva. Che si allarga poi a tutte le realtà in lotta in tutta Italia e anche oltre, con le preziose testimonianze che si alterneranno sul palco. Il documento politico è la base su cui tutto si poggia e quest’anno il tema principale da affrontare nel dibattito della mattina, che precede l’esibizione di band e solisti, è l’accordo di Programma, uno strumento normativo a disposizione di enti pubblici e locali, alla cui stesura i Liberi e Pensanti stanno lavorando insieme ad altre realtà associative, finalizzato alla chiusura dell’Ilva e alla pianificazione della bonifica dentro e fuori la fabbrica, individuato come «unica soluzione praticabile». 

Poi c’è anche un progetto sociale finalizzato alla riqualificazione di alcune aree degradate della città. La rete inclusiva che sta tessendo il comitato coinvolge anche e soprattutto i giovani di Taranto. Nasce così «Uno Maggio a colori», l’iniziativa lanciata per abbracciare gli studenti delle scuole e avviare una serie di laboratori artistico creativi. «È impensabile programmare il futuro della città senza tenere in considerazione loro, i giovani tarantini sono il futuro della città, ed è a loro tutti che è rivolta questa manifestazione collaterale, affinché possano restare o tornare qui». I laboratori dovrebbero partire alla fine di marzo ma, cosa più importante, proseguiranno anche oltre il primo maggio, «perché con l’industria 4.0 e l’automatizzazione di molte professioni, si salveranno solo i lavori creativi». 
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