Carte false per percepire il bonus facciate. E sotto sequestro finiscono crediti d'imposta per un valore di 750.000 euro. Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Taranto hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di urgenza, emesso dalla Procura jonica e successivamente convalidato dal Tribunale, di crediti di imposta, per un importo di circa 750mila euro, per le ipotesi di reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche e di falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità. Tre le persone indagate
L'inchiesta
Il sequestro rappresenta l’epilogo delle indagini svolte dai finanzieri di Taranto a partire dal giugno dello scorso anno, nei confronti di 3 persone (l’amministratore di un condominio cittadino, il tecnico - progettista dei lavori e il rappresentante legale dell’impresa esecutrice delle opere) e inerenti alla verifica del regolare conseguimento di crediti di imposta in applicazione dell’agevolazione fiscale “bonus facciate”.
Il contributo
Le opere sarebbero state effettivamente intraprese nel giugno 2022, con la documentazione e asseverazione di spese, pari a circa 793mila euro, in apparenza di gran lunga superiori ai costi effettivamente sostenuti. Il contributo causale dell’imprenditore sarebbe invece consistito nell’emissione di una fattura per un importo pari al 10% dell’ammontare delle spese asseverate. Questo avrebbe consentito l’indebita maturazione di crediti di imposta, pari a circa 750mila euro, oggetto di un’imminente cessione all’impresa esecutrice dei lavori secondo il meccanismo noto come “sconto in fattura”.