I cani antiveleno dei carabinieri per scovare le esche piazzate per uccidere i randagi. Tre gli animali uccisi da persone senza scrupoli

I controlli dei carabinieri
I controlli dei carabinieri
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Mercoledì 6 Luglio 2022, 13:10 - Ultimo aggiornamento: 15:46

Cani antiveleno per scovare i micidiali bocconi trappola seminati da gente senza scrupolo per eliminare i randagi di Castellaneta Marina, in provincia di Taranto. I controlli sono in corso da parte dei Carabinieri della compagnia di Castellaneta e del Gruppo Forestale di Taranto dopo il rinvenimento da parte di alcuni residenti, lo scorso uno luglio, delle carcasse di tre cani all’ interno del consorzio turistico Riva dei Tessali, la cui morte si sospetta sia avvenuta per avvelenamento. I meticci, pur essendo randagi, da tempo erano stati adottati e venivano accuditi amorevolmente da alcuni cittadini della zona.

L'intervento

In seguito alla segnalazione del rinvenimento, sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Castellaneta Marina, unitamente a personale veterinario della Asl che, al fine di risalire alla causa della morte dei cani, ha recuperato le carcasse per eseguire gli esami di rito presso l’Istituto Zooprofilattico di Taranto, già comunque avanzando l’ipotesi, sulla base solo dell’ispezione esterna dei tre poveri cani, di una morte dovuta ad avvelenamento.

Gli accertamenti

Per questo, sia a fini investigativi che preventivi, sono stati interessati i Carabinieri Forestali, i quali sono intervenuti con due Unità Cinofile Antiveleno provenienti da Isernia e Foresta Umbra. "Maya" ed "Africa", un pastore tedesco ed un pastore belga, in questi giorni stanno perlustrando la zona interessata alla ricerca di eventuali altre esche avvelenate.

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