Taranto calcio, lite su Facebook da 200mila euro

Taranto calcio, lite su Facebook da 200mila euro
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Sabato 3 Marzo 2018, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 14:13
Duecentomila euro di risarcimento. Questa la richiesta complessiva di risarcimento piombata sul capo di Vittorio Galigani per i post e i commenti lanciati on line sulla gestione della squadra di calcio della città.
Bussano a denari, e in maniera robusta, infatti, gli ex vertici della squadra del sodalizio rossoblu, dopo aver trascinato in aula Galigani, una vita da direttore sportivo e più volte in passato proprio nei ranghi del club jonico, purtroppo precipitato nell’inferno dei dilettanti. La richiesta di risarcimento del danno è stata quantificata l’altra mattina in aula dai legali di Elisabetta Zelatore e dell’avvocato Antonio Bongiovanni. Dinanzi al giudice de Tomasi, infatti, è sbarcato il procedimento nato dalla querela formalizzata dagli ex proprietari del Taranto alla luce di commenti lanciati sul web proprio da Galigani.
Una serie di valutazioni colorite, piazzate su facebook e non solo tra il due febbraio e il sette marzo dello scorso anno, che hanno spianato la strada alla reazione a colpi di carte bollate da parte della coppia Bongiovanni-Zelatore.
 
All’alba del procedimento, quindi, i due si sono costituiti parte civile in giudizio, mediante gli avvocati Antonio Mancaniello e Niccolò Vozza. Al momento del loro ingresso in giudizio, quindi, i legali hanno formalizzato la loro richiesta di risarcimento, quantificata in centomila euro per ciascuno dei loro assistiti.
Un risarcimento con il quale si vuole “lavare” la portata di quei commenti in cui, a più riprese, sotto il fuoco di post e commenti di Galigani, che in giudizio è assistito dall’avvocato Valerio Bassi, era finita la gestione del club con al timone Elisabetta Zelatore e avente come socio Antonio Bongiovanni.
In quelle parole, infatti, le parti offese, alla luce dei termini e dei concetti espressi, hanno ravvisato come valicato il confine del legittimo diritto di critica. Per questo hanno avanzato la querela, sbarcata in aula con la contestazione per Galigani di diffamazione. Il procedimento ora tornerà in aula al vaglio del giudice il prossimo 5 giugno.
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