Cadavere nella scarpata, dal test del Dna la svolta nel giallo

Il luogo del ritrovamento del cadavere
Il luogo del ritrovamento del cadavere
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Domenica 26 Febbraio 2023, 21:12 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 06:46

Si concentrano nel centro storico di Manduria le indagini per risolvere il giallo sull’omicidio di Natale Naser Bathijari, 21enne di Lecce di etnia rom assassinato e gettato in una scarpata, sotto ad un viadotto del tracciato della Bradanico Salentina, nelle campagne di Manduria in provincia di Taranto.  Gli specialisti della polizia scientifica della questura di Taranto che si occupano del caso, coordinati dal pubblico ministero Remo Epifani della Procura ionica, hanno individuato delle piccole macchie ematiche nel punto dove, la sera dell’omicidio, è avvenuta una violenta rissa con esplosione di colpi di pistola. Il sospetto è che si possa trattare del sangue della vittima. A rivelarlo sarà la comparazione del Dna.

Le indagini

Il sospetto sul quale stanno lavorando gli investigatori guidati dal capo della squadra Mobile di Taranto Cosimo Romano è che lo sfortunato giovane, sia rimasto ferito durante lo scontro avvenuto nei pressi di un bar. E sia stato finito e abbandonato dagli assassina in quella zona isolata e poca conosciuta, alla periferia della città messapica, dove è stato rinvenuto cadavere la mattina di giovedì. 
A dirlo con certezza sarà la comparazione del Dna della vittima con le tracce ematiche repertate dagli specialisti della Polizia Scientifica, sul selciato proprio davanti al locale dove ha avuto origine la discussione che sarebbe degenerata in tragedia.   

L'auto

Accertamenti anche sull'auto della giovane vittima.  L’auto, si tratta di una Fiat 500 bianca con il tettuccio nero, è stata trovata abbandonata in una stradina di campagna in contrada Campo dei Fiori a quasi quattro chilometri dal luogo in cui è stato rinvenuto il cadavere del 21enne.  Intanto non è stata ancora fissata la data dell’autopsia sul corpo di Natale Naser Bathijari disposta dal pubblico ministero Epifani che ha affidato incarico alla medico legale barese, Liliana Innamorato.

L’esame sarà eseguito nell’obitorio dell’ospedale Perrini di Brindisi dove è stato portato il corpo il giorno stesso del suo ritrovamento.

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