Finanziate le linee del bus rapido a Taranto

Un esempio di bus elettrico
Un esempio di bus elettrico
di Tiziana FABBIANO
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Sabato 6 Novembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:34

Sono 265 i milioni di euro che sono stati destinati per le Brt di Taranto, i Bus rapid transit del capoluogo jonico. 
L’intero e rivoluzionario progetto di mobilità sostenibile dell’amministrazione guidata dal Melucci ha trovato totale copertura finanziaria grazie alle risorse del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza.
Dopo i primi 130 milioni stanziati per la “linea blu”, già in progettazione, anche la “linea rossa” sarà destinataria di poco più di 134 milioni incardinati in un decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, recentemente approvato dalla Conferenza Stato-Regioni e dalla Conferenza Unificata. A dare la notizia positiva del completo finanziamento dell’opera è stata l’amministrazione comunale ieri mattina. 

Il progetto delle linee elettriche

Il progetto si articola, infatti, su due linee elettriche, distinte dai colori blu e rosso, per complessivi sessantasei chilometri e prevede il collegamento tra i due capi della città. I primi 130 milioni sono quelli per la linea “blu”, ovvero quella che farà la spola dal rione Tamburi alla borgata periferica di Talsano. 
Questa linea, la blu, appunto, è già in progettazione con l’avvio dei cantieri previsto il prossimo anno, nei primi mesi del 2022. I tecnici comunali, i progettisti incaricati e i rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana hanno effettuato diversi sopralluoghi nei pressi della stazione Nasisi, dove l’amministrazione Melucci vuole portare una fermata delle Brt integrando l’intervento di riqualificazione e rilancio dell’infrastruttura cui punta Rfi. Altri sopralluoghi sono stati effettuati in precedenza per valutare una variazione del percorso che consentisse di servire un maggior numero di cittadini. 
I fondi infatti sono arrivati l’anno scorso col decreto legge “Rilancio”.
Gli ulteriori finanziamenti a copertura del progetto, poco più di 134 milioni, sono quindi arrivati adesso col Pnrr. 

I lavori della linea blu e rossa

Oltre alla linea “blu”, nel primo step prevista anche la progettazione del deposito-officina dei nuovi mezzi elettrici che avranno percorsi stradali dedicati. Prima di ottenere il finanziamento nel Pnrr, o meglio, nell’attesa di questo inserimento, il Comune di Taranto si era comunque candidato per ottenere un ulteriore fondo di circa 136 milioni di euro, per la linea “rossa”, ad un avviso del ministero delle Infrastrutture e trasporti, ora diventato ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili. 
L’altra linea, la rossa appunto, collegherà un altro popoloso quartiere cittadino alla città: ovvero Paolo VI.
Il finanziamento della seconda linea Brt era stato, qualche giorno fa, anche al centro di un incontro tra il sindaco di Taranto e il ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, a margine delle Settimane Sociali dei cattolici italiani svoltesi a Taranto. 
Il nuovo finanziamento è in un decreto del Mims approvato dalla conferenza Stato-Regioni e dalla conferenza unificata che assegna alla Puglia risorse per complessivi 806 milioni di euro.

Taranto tra le città capoluogo è destinataria del finanziamento più rilevante. Scattata per l’occasione anche una rimodulazione dell’intero stanziamento, ora caricato tutto sul Pnrr. Infatti, i primi 130 milioni assegnati col dl “Rilancio”, attraverso il meccanismo dei progetti-sponda, vengono ora sostituiti dalle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. 

Come funzioneranno e i percorsi


Ma come funzioneranno queste linee supermoderne? A percorrere in lungo e in largo la città saranno, come detto, mezzi elettrici. Non si muoveranno sulle comuni strade ma avranno appunto un itinerario dedicato, tuttavia non scorreranno attraverso dei binari.    
Sessantasei chilometri. Con bus ibridi ed elettrici che serviranno una vasta popolazione mettendo in rapido collegamento le periferie orientale e occidentale al centro cittadino. 
Le linee Bus rapid Transit garantiranno infatti spostamenti rapidi ed efficienti e nel giro di un paio d’anni, entro il 2026, saranno pienamente operative.   La Linea blu collegherà Tamburi e Talsano, cioè attraverserà tutta la città, dalla stazione alla periferia. La Brt blu servirà, nel percorso, Tamburi (compresa la zona stazione), la città vecchia, il centro citadino, fino alla base della Marina Militare per arrivare alla periferia sud di Talsano.
La linea rossa la taglierà longitudinalmente perché collegherà Paolo VI a Cimino, con un percorso quasi doppio dell’altra pari a circa 42 chilometri. Da Paolo VI arriverà in città vecchia, nel centro cittadino, nella zona di via Dante e al centro commerciale Porte dello Jonio, fino ad una fermata che porterà al nuovo ospedale San Cataldo.  

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