Capriulo: «Taglio netto col passato, nessun tipo di condizionamento»

Capriulo: «Taglio netto col passato, nessun tipo di condizionamento»
di Paola CASELLA
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Mercoledì 19 Aprile 2017, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 18:30
«Razionalità, moderazione, libertà da condizionamenti di carattere economico e politico, capacità ed esperienza amministrativa». Il consigliere comunale di opposizione Dante Capriulo ieri pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo di Città, ha elencato così i caratteri distintivi della sua candidatura a sindaco di Taranto. Al suo fianco il consigliere regionale e comunale Gianni Liviano ed i rappresentanti delle tre liste che al momento lo sostengono: Le Città Che Vogliamo, Per (acronimo di: Passione, Etica e Responsabilità) e Lavoro e Dignità. 
«Dopo decenni di governo, prima con il centrodestra e poi con il sindaco Ippazio Stefàno, che hanno portato la città nelle condizioni in cui si trova» ha osservato Capriulo «è arrivato il momento di voltare pagina, per risollevare Taranto e riconsegnarle un futuro di speranza». Il candidato sindaco, nel presentare ufficialmente la sua candidatura, ha precisato a chi è indirizzato il suo messaggio politico: «Mi rivolgo a tutti i cittadini, non solo a quelli dell’area progressista, perché il buon governo della cosa pubblica non conosce colore politico, ma riguarda tutti». Capriulo ha sottolineato poi l’importanza della partecipazione dei cittadini: «I tarantini sono i nostri principali interlocutori. Se verrò eletto sindaco, dovremo rispondere del nostro operato solo a loro e alla nostra coscienza. Siamo, infatti, liberi da ogni tipo di condizionamento e da ogni tipo di “inciucio” politico. Dietro di noi non ci sono i partiti che, purtroppo, per usare un espressione di Berlinguer, sono diventati macchine per gestire il potere. Ed, infine, siamo anche liberi dagli estremismi, perché siamo certi che con la forza della ragione e della scienza tutto sia possibile». 
Il consigliere ha poi illustrato la sua posizione sull’Ilva: «Non pensiamo che si debba chiudere lo stabilimento, perché non ci rassegniamo all’idea che non si possa produrre senza causare “malattie e morte”. Crediamo, invece, in una fabbrica ecocompatibile, così come accade in numerose altre realtà del mondo». La coalizione che supporta Capriulo ha posto al primo punto del programma la discontinuità con i metodi di governo degli ultimi anni. «Basta» ha detto Capriulo «con il modello dell’uomo solo al comando. È necessario inaugurare una stagione nuova, con il consiglio comunale inteso come luogo di discussione e decisione partecipata; solo così i Tarantini potranno tornare ad essere autori del proprio destino». Il progetto di governo portato avanti dal consigliere e dalle liste che lo sostengono si propone di trasformare il tessuto economico-produttivo del capoluogo jonico con l’attivazione di risorse europee, la promozione della tassazione di vantaggio, dell’accesso al credito. «In questo quadro» ha osservato il candidato sindaco «un ruolo privilegiato vogliamo assegnare al porto ed al retro porto, dove far ritornare commercio e logistica, facendo arretrare lo sfruttamento quasi esclusivamente industriale». 
Al centro del programma anche la valorizzazione della cultura, del commercio ed una visione urbanistica della città adeguata alle attuali esigenze della popolazione.
 
Capriulo, rispondendo ai giornalisti, ha raccontato, infine, cosa è accaduto a seguito dell’appello rivolto da Sinistra Italiana a lui, Massimo Brandimarte, Vincenzo Fornaro e Franco Sebastio, affinché facessero un passo indietro, per evitare un’eccessiva frammentazione del voto: «C’è stata una riunione, ma ci siamo presentati solo io e Fornaro. Non abbiamo raggiunto una sintesi, sia perché Fornaro non intende ritirare la propria candidatura sia perché ci sono visioni diverse sul caso Ilva. Sinistra Italiana dovrà ora decidere in quale direzione andare».
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