«Tra Liberi e M5S, un’intesa naturale»

«Tra Liberi e M5S, un’intesa naturale»
di Alessandra MACCHITELLA
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Venerdì 2 Giugno 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 16:38
Elezioni amministrative e porto di Taranto. Sono stati gli argomenti affrontati ieri pomeriggio dai Cittadini e lavoratori liberi e pensanti. Presenti nella sede del comitato Cataldo Ranieri, Mimmo Battista e Michele Riondino.
«Vogliamo raccontare i risultati della nostra battaglia per il porto – ha dichiarato l’attore tarantino – e chiarire la nostra posizione rispetto alle amministrative, impegno che come cittadini l’11 giugno siamo chiamati a svolgere». Alcuni componenti del comitato sono scesi in campagna elettorale con il Movimento 5 stelle, decisione che ha attirato anche critiche. «Sembra che il comitato sia il male – ha aggiunto Riondino – abbiamo sempre fatto politica pur non essendo un partito. Abbiamo intrapreso un percorso politico che ci ha collocati accanto al movimento che ad oggi è l’unico interlocutore possibile rispetto alle nostre idee di futuro per l’economia tarantina, immaginiamo una città diversa non più legata alla grande industria. Da anni abbiamo una visione in comune con il Movimento 5 stelle e non ci si può sorprendere se oggi alcuni compagni del comitato hanno deciso di intraprendere la strada politica sostenendo la candidatura di Francesco Nevoli».
In una città che Riondino definisce da “rivoluzioni da tastiera” l’impegno politico risulta necessario. «Sosteniamo i compagni che hanno accettato le regole del movimento – ha continuato Michele Riondino – in un cammino democratico. Circolano false notizie riguardo al movimento fagocitato dai Liberi e pensanti, non è vero. Anche per questo non abbiamo voluto fare il concerto del 1° maggio, per non politicizzare un evento che deve restare apolitico e apartitico, non volevamo macchiarlo, ci siamo suicidati politicamente per dimostrare la nostra coerenza». 
 
Sulla questione del concertone è intervenuto anche Cataldo Ranieri: «Il primo maggio è da tutelare come un figlio, una creatura a cui si vuole bene. Il comitato resta tale, chi è candidato si è autosospeso. Non daremo indicazioni di voto ma ci auguriamo che non vinca chi nel futuro della città vede Ilva ed Eni».
In merito alla questione porto Mimmo Battista ha parlato di un risultato storico da parte del comitato. «Il porto di Taranto attualmente è morto – ha osservato – mancano gli spazi pubblici, sono appannaggio di concessioni pluriennali delle attività industriali. La Cementir il 29 marzo aveva chiesto una nuova concessione di 20 anni. Noi e il Movimento 5 stelle abbiamo fatto delle osservazioni. Il comitato di gestione dell’autorità di sistema portuale del mar Jonio ha accolto la nostra osservazione riconoscendone il pubblico interesse, Cementir dovrà ripristinare i luoghi a proprie spese. La banchina della calata IV sarà restituita al pubblico uso».
Gli ultimi interrogativi riguardano l’accordo di definizione dei rapporti tra la Tct spa in liquidazione e l’autorità portuale di Taranto, in cui sono state definite in via bonaria i rapporti pendenti e le questioni di conflitto. «Vorremmo capirne di più – ha concluso Mimmo Battista – qualcosa non ci convince riguardo al trasferimento delle gru da Tct all’autorità portuale e sulla definizione del loro costo».
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