Al via le internalizzazioni per i precari del 118

Al via le internalizzazioni per i precari del 118
di Nazareno DINOI
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Martedì 14 Dicembre 2021, 06:00

Sono 382 le domande presentate per l’internalizzazione del personale precario del 118 della Asl di Taranto, due in meno della disponibilità di posti assorbibili dalla Sanitaservice
Altre otto domande sono incomplete per cui saranno scartate. Molti di questi, per lo più autisti, sono dipendenti delle associazioni che hanno in concessione la fornitura delle ambulanze attrezzate comprese di conducente. Altri ancora, la maggioranza, sono i soccorritori cosiddetti volontari. 

Le domande 

Dopo il vaglio delle domande pervenute, si passerà alla valutazione dei punteggi che saranno assegnati in base all’anzianità e allo storico professionale di ogni candidato. «Se tutto va bene – fa sapere l’amministratore unico di Sanitaservice, Vito Santoro – entro la prossima estate avremo completato le procedure di internalizzazione e finalmente il 118 sarà a conduzione interamente pubblica». Lo scoglio principale da superare è quello del parco ambulanze che dovrà essere costruito di sana pianta di proprietà pubblica. Una cinquantina di autoambulanze di diverse tipologie e 12 automediche muove di zecca che saranno fornite grazie alla gara unica espletata in tandem con la Asl di Brindisi. Raggiunto questo obiettivo, Sanitaservice Taranto andrà avanti con le assunzioni. 
Con questa nuova infornata di personale, la società in house di cui la Asl è socio unico, diventerà un potente e funzionale esercito di circa 1500 persone di vari profili e specializzazioni impiegate nei servizi sanitari della provincia, affidato alla guida di Vito Santoro il quale diventerà l’amministratore con il più grosso organico di tutta l’area ionica dopo l’ex Ilva e la stessa Asl. 

Il piano

Il piano assunzionale prevede la chiamata di 210 autisti-soccorritori di ambulanza o automedica e 174 soccorritori che saranno inquadrati rispettivamente nella categoria C e B del contratto della sanità privata (Aiop).

Il 40% dei posti, pari a 155 unità, sarà riservato alla cosiddetta clausola sociale che garantisce il passaggio dei lavoratori dipendenti aventi titolo, dal vecchio al nuovo datore di lavoro. A completamento dell’organico saranno considerate le domanda dei dipendenti assunti da meno di dodici mesi nel periodo precedente il 31 gennaio 2021 e quindi senza clausola sociale; infine i volontari che hanno formalmente prestato servizio negli enti-associazioni e, in generale, tutti coloro che, avendo prestato servizio sono esclusi dalle precedenti riserve. Salvo imprevisti, come ad esempio il non superamento del corso regionale necessario all’inquadramento, tutti i candidati che hanno presentato domanda potranno impossessarsi dell’agognato cartellino della pubblica amministrazione. Un traguardo rincorso da tempo e sudato sul campo soprattutto dai «volontari», veri e propri lavoratori atipici senza diritti né garanzie che per anni, alcuni per diciotto lunghi anni, da quando cioè è nato il 118 in Puglia, hanno ricoperto ruoli di responsabilità al fianco del personale alle dipendenze della Asl. Turnisti a tutto campo in cambio di magri stipendi mascherati da gettoni di presenza o rimborso spese: dalle 20 alle 30 euro per turno, anche notturno o festivo, senza ferie o malattie. 

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