Ferimento in piazza, la confessione: «Volevo prevenire altre aggressioni»

Ferimento in piazza, la confessione: «Volevo prevenire altre aggressioni»
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Giovedì 5 Aprile 2018, 19:32 - Ultimo aggiornamento: 19:44

Convalida del fermo e misura cautelare per il 18enne tarantino fermato per il drammatico ferimento di mercoledì Santo in piazza Fontana, a Taranto. Daniele Piemonte, infatti, questa mattina è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari per la convalida del fermo legato al ferimento di Cristofer Cesario. Il giovane, tarantino, assistito dal suo difensore, ha confermato di essere stato l’autore del ferimento. «Da tempo», avrebbe detto al gip, «ci sono contrasti fra le nostre famiglie. Sapevo che un giorno o l’altro ci sarebbe stata un’azione ai mie danni. Così, ho agito di anticipo: ma non volevo ucciderlo, solo intimorirlo». Della pistola, usata nel raid, il giovane ha affermato di averla acquistata da due extracomunitari nella città vecchia. Poi ha detto di aver gettato l’arma.

Secondo gli investigatori della polizia, alla base del ferimento ci sarebbe stato il desiderio del giovane di vendicare un’aggressione subita due giorni prima dal padre. Un pestaggio che avrebbe costretto la vittima a sottoporsi ad un intervento chirurgico maxillo-facciale per la ricostruzione dello zigomo destro, frantumato dai colpi ricevuti.  Di quella aggressione, evidentemente, sarebbe stato ritenuto responsabile Cesario.

 

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