Taranto, stagione positiva per il turismo: su presenze e arrivi

Taranto, stagione positiva per il turismo: su presenze e arrivi
di Lucia J.IAIA
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Giovedì 7 Ottobre 2021, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 13:59

Sembra un paradosso, ma a trainare la ripartenza è stato proprio il settore maggiormente colpito dall'emergenza sanitaria. Il turismo, soprattutto nel 2021, si conferma la forza propulsiva regionale più importante anche a Taranto e provincia.
Ad evidenziarlo sono i dati diffusi dall'osservatorio regionale dell' agenzia Pugliapromozione. Nel solo mese di luglio, gli arrivi hanno superato quelli del 2020 con un trend crescente, confermato anche ad agosto quando si è registrato un boom di richieste nelle strutture ricettive e negli stabilimenti balneari. Tra le mete di maggior appeal, Taranto si attesta dopo Vieste, Bari, Lecce, Ostuni tanto per citarne alcune, ma prima di Brindisi. La graduatoria è stata stilata sulla base delle presenze e degli arrivi, sia di italiani che di stranieri.

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I numeri del capoluogo ionico


Il capoluogo ionico in tal senso, così come in verità anche tutti gli altri comuni presi in esame, ha fatto registrare un evidente incremento, passando da 173.899 presenze totali, secondo il report movimento turistico annuale del 2020, a 282.310 presenze e 51.010 arrivi nel 2021.

Questa grande affluenza assume l'aspetto prettamente nazionale con 45.036 arrivi e 219.152 presenze di italiani, mentre sono stati 5.974 gli arrivi e 63.158 le presenze di stranieri. Subito dopo Taranto, si colloca in provincia Castellaneta con 249.374 visitatori, mentre erano stati 160.258 l'anno scorso. In crescita anche, il turismo a Martina Franca con 61.444 presenze, mentre nel 2019 erano stati 59.364. E poi, ancora Manduria con 62.334 presenze, mentre 56.453 erano state le precedenti. In controtendenza Ginosa che ha attirato 59.364 turisti, mentre nel 2020 erano stati 75.002 e Pulsano dove si è passati dai 65.621 nel 2020 ai 57.645 nel 2021.


In linea di massima tuttavia, nella maggior parte dei Comuni la crescita è apparsa evidente. Senza dubbio però, non aver superato ancora del tutto la crisi sanitaria ha delineato i contorni di un turismo di prossimità che, di fatto, ha registrato spostamenti soprattutto entro i confini nazionali.
A Taranto, fortemente attrattivi sono apparsi alcuni eventi come il Sail Gp che, al netto di tutte le critiche e le polemiche, ha portato in città migliaia di visitatori. Fortemente incisivo è stato l'arrivo, ogni mercoledì, della nave da crociera Msc Seaside che, con le sue escursioni e visite guidate, ha dato un tornaconto innegabile in termini di immagine. Inoltre, questo è stato l'anno in cui il Museo Archeologico Nazionale di Taranto - MArTA si è aggiudicato il Travellers' Choice Best of the Best, ovvero il riconoscimento conferito da Trip Advisor per le esperienze più richieste ed apprezzate in tutto il mondo, grazie alle tantissime recensioni di viaggiatori. Il Marta, nell'Olimpo delle mete più belle, è rientrato nel 10% delle esperienze mondiali maggiormente consigliate in relazione all'offerta fornita, al servizio offerto, alla qualità e alla soddisfazione dei visitatori, alle attrazioni e alle esperienze proposte.
Dal punto di vista delle strutture ricettive, nel 2021, il 61% dei turisti ha soggiornato nel comparto alberghiero (+41% rispetto al 2020), ma è apparso soddisfacente anche l'andamento del luxury (+54 %). Interessante il focus sull'extralberghiero che è cresciuto del 50%, in particolare gli agriturismi ed i villaggi turistici.


A Taranto, l'anno scorso si è calcolato un totale di 3354 posti letto, divisi quasi equamente tra strutture alberghiere ed extra. C'è da precisare comunque, come tanti territori del versante orientale ed anche occidentale non siano ancora nemmeno sfiorati dal movimento turistico, così come invece accade da anni nel basso Salento. Pur essendoci dunque, una tendenziale crescita del settore, sembra ancora molto lunga da strada da percorrere per poter sfruttare al massimo le potenzialità di questa provincia in termini di accoglienza, servizi e attrattività.
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