Stellato si "congela": «Mi sospendo da segretario provinciale dei Popolari»

Palazzo di Città a Taranto
Palazzo di Città a Taranto
di Paola CASELLA
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Martedì 1 Marzo 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12:38

Alla fine ha dovuto arrendersi all’evidenza. Ieri sera il consigliere regionale Massimiliano Stellato con un comunicato ha annunciato di aver “congelato” la propria carica provinciale in evidente conflitto con la posizione assunta dal punto di vista elettorale, alla luce della sua appartenenza alla maggioranza che alla Regione sostiene il presidente Michele Emiliano

Il comunicato

Queste le sue parole: «In Consiglio regionale rimango presidente del gruppo con il quale fui eletto, mentre a Taranto, per dinamiche esclusivamente locali e dopo aver deciso di appartenere ad un campo civico “allargato”, ho deciso di congelare la mia carica di segretario provinciale dei “Popolari” fino alle elezioni amministrative di primavera».
In effetti, era quello che da più parti era stato fatto notare. Vale a dire: Stellato era, contemporaneamente, con Emiliano a Bari ma, di fatto, contro Emiliano a Taranto dove il governatore appoggia un candidato in qualche modo omogeneo rispetto alla sua maggioranza, vale a dire Rinaldo Melucci. Al contrario, a Taranto Stellato si è alleato, oltre che con un gruppo di liste civiche, soprattutto con i partiti di centrodestra, in particolare Lega e Fratelli d’Italia. Una posizione che stride clamorosamente con quella assunta a Bari.
Un elemento di chiarezza - almeno formale, perché invece la sostanza resta immutata - in vista delle prossime elezioni. Quindi, da parte c’è la coalizione progressista, formata da centrosinistra, Movimento 5Stelle e liste civiche riconducibili a quell’area, dall’altra c’è la compagine centrodestra-Patto per Taranto che pure vede la presenza di molti civici.

Per il primo raggruppamento il candidato sindaco è l’uscente Rinaldo Melucci, che ha governato fino al 15 novembre scorso, per l’altro fronte il candidato sindaco è Walter Musillo. C’è poi la candidatura a sindaco dell’ex consigliere comunale Massimo Battista, supportato da tre liste e quella del giornalista Luigi Abate con la lista Taranto senza I.l.v.a. 


Non si hanno notizie ufficiali, invece, su quanto farà l’ex consigliere provinciale e comunale Piero Bitetti insieme al suo gruppo. Finora è stato scelto un profilo basso, in attesa di osservare l’assestarsi delle diverse forze in campo, pur restando aperto il dialogo con tutti. Molto dipenderà dalla tenuta del dialogo con il presidente della giunta regionale Michele Emiliano, a cui sostegno Bitetti si è candidato alle scorse Regionali senza risultare eletto, nonostante il gran numero di preferenze. 

Infine, c’è l’incognita Egidio Albanese. L’avvocato, alla guida de La voce di Taranto, associazione culturale poi trasformatasi in movimento politico, ha sempre rivendicato la sua natura civica, anche se prima Forza Italia e poi Fratelli d’Italia hanno pensato a lui come possibile candidato sindaco per la coalizione centrodestra-Patto per Taranto. Dopo la scelta di candidare Musillo, che tanta tensione ha inizialmente scatenato nella base di Fratelli d’Italia, la coalizione centrodestra-Patto per Taranto lo avrebbe ricontattato nella speranza di poterlo comunque tenere nella squadra. Il professionista sarebbe stato contattato anche dalla Lega e da Azione per rivestire ruoli di responsabilità. Anche l’area progressista ha manifestato la propria disponibilità ad accoglierlo tra le sue fila, ma al momento Albanese tace. Attende di condividere le proposte ricevute e prendere una decisione con i componenti de La voce di Taranto che si riuniranno in assemblea il prossimo 3 marzo.

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