Spiagge vietate ai cani, i turisti protestano: «Allora ce ne andiamo»

Spiagge vietate ai cani, i turisti protestano: «Allora ce ne andiamo»
di Nazareno DINOI
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Giovedì 24 Giugno 2021, 05:00

I turisti con cane al seguito non sono graditi al comune di Manduria che nei suoi 18 chilometri di splendida costa non permette l’ingresso agli amici a quattro zampe. Trasgredire il divieto comporta il rischio di una multa salata sino a cinquecento euro. A ricordarlo ci pensano i cartelli che l’ente messapico ha fatto esporre all’ingresso di ogni spiaggia. E c’è chi si lamenta di questo.

Le proteste

«Io sono qui in vacanza con i miei tre cani con cui ci lavoro tutto l’anno, uno dei quali è anche un cane addestrato per il soccorso», scrive ad esempio una turista di professione biologa marina. Che si rivolge al primo cittadino. «Si riesce a smussare questa ordinanza indicando almeno delle fasce orarie dove sarebbe consentito portare il proprio cane in spiaggia?», chiede la donna che conclude il quesito con una soluzione che non farebbe certo bene al territorio. «Altrimenti – avverte la turista -, io e gli altri vacanzieri saremo costretti e più felici di dare i nostri soldi ai comuni vicini dichiarati animal friendly». Per trovarne uno non bisogna andare lontano. Sono sufficienti cinque minuti in machina per arrivare nella vicina Campomarino di Maruggio dove esistono lidi attrezzati per i «cani da spiaggia», uno pubblico ed altri privati, ed anche un servizio comunale di dog-bar con acqua e cuccette per il ricovero dei randagi. L’ordinanza che vieta l’ingresso di animali nelle spiagge, è stata emanata dalla Regione Puglia ma è pur sempre compito degli enti locali adattare le norme al territorio e, in questo caso, offrire servizi alternativi. Che nelle marine manduriane mancano. La presenza dei cartelli all’ingresso, tra l’altro, rovinano la convivenza dei bagnanti. Chi si azzarda ad eludere l’avviso portandosi sotto l’ombrellone l’animale d’affezione, rischia di diventare oggetto di critiche, in alcuni casi non molto civili, da parte di chi gli animali non li ama. Di questo si lamenta un’altra turista che gli animali, invece, li ama e non ha la voglia di lasciarli a casa. «Sono stata aggredita verbalmente da un signore del posto perché alle 7 del mattino passeggiavo sulla battigia con il cane al guinzaglio». A prendere posizione è anche il portavoce del Wwf Italia, il manduriano Francesco Di Lauro. Che pone due questioni: una normativa e l'altra politica. «Gli amministratori comunali – afferma – farebbero bene a vedere le sentenze dei Tar di diverse regioni italiane che hanno annullato ordinanze che impediscono l’ingresso degli animali sulle spiagge; ma al di là di questo, farebbero bene ad offrire alternative come fanno alcuni comuni anche vicini al nostro». La biologa marina che ha riportato a galla un problema dibattuto da sempre e che mai nessuna amministrazione manduriana ha voluto risolvere, è stata protagonista giorni fa di un altro invito rivolto al sindaco e ai bagnanti in generale: una maggiore attenzione nel pulire con i mezzi meccanici le spiagge che in questo periodo potrebbero nascondere nidiate di tartarughe marine o, in prossimità delle dune, di volatici delle specie protette. «In quattro giorni di vacanza – scriveva su Facebook - ho visto qualunque cosa che in questo periodo non dovrebbe essere fatta».

Tra queste anche la cattiva abitudine di tirare dall’acqua le stelle marine lasciandole morire al sole. 

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