Tre micro-cellulari sono stati sequestrati nella tarda serata di ieri nel carcere di Taranto in tre celle diverse ad altrettanti detenuti nella sezione «alta sicurezza». Gli apparecchi elettronici trovati erano funzionanti e completi di carica-batteria e scheda sim.
La denuncia
A rendere noto la notizia è l'Osapp, l'organizzazione degli agenti di polizia penitenziaria. «Uomini e donne della polizia penitenziaria di Taranto - commenta il segretario generale aggiunto del sindacato, Pasquale Montesano - hanno messo a segno un ulteriore colpo per destabilizzare l'arroganza della criminalità organizzata in una struttura che registra il più alto indice di sovraffollamento della Puglia e una gravissima carenza degli organici».
Il sovraffollamento
Le strutture carcerarie pugliesi possono «ospitare a pieno regime strutturale 2.284 detenuti - ricorda Montesano - mentre allo stato ne ospitano circa 3.400 e registrano una carenza negli organici di circa 300 unità, 80/100 solo a Taranto». Resta alta dunque la vigilanza nell’istituto penitenziario ionico per evitare che continuino a entrare dispositivi che permettono ai detenuti di mantenere contatti con l’esterno e in alcuni casi anche a continuare a gestire i traffici illeciti dall’interno delle mura carcerarie.