In sedia a rotelle da 13 anni: Ivana rivede il mare per la prima volta

Dieci anni fa un aneurisma le ha tolto la parola: ora vive in una rsa

In sedia a rotelle da 13 anni: Ivana rivede il mare per la prima volta
di Lucia J.IAIA
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Venerdì 17 Giugno 2022, 18:54 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 14:42

Già alle prime note del celebre brano di Massimo Ranieri “Rose Rosse”, l’entusiasmo sale alle stelle. Loro, una decina di anziani ospiti in una rsa della provincia di Taranto, amano quel pezzo e non si separano mai dal piccolo stereo portatile che li riporta, forse, indietro nei ricordi della giovinezza. Ma quando dal pulmino su cui viaggiano intravedono il mare, l’emozione diventa veramente incontenibile.

La storia

Ivana ha 63 anni e da 13 non vede una spiaggia. Quando aveva appena 50 anni è stata colta da un aneurisma cerebrale con una prospettiva di vita di al massimo due settimane. Ma i suoi familiari non si sono arresi, lottando accanto a lei ogni volta che era necessaria una terapia o un intervento.

Il tempo è così trascorso tra un ospedale e l’altro, fino al trasferimento in questa residenza per anziani dove ormai Ivana è di casa.

“Sembra la mascotte della struttura – sorride la figlia Simona – e l’altro giorno, le hanno fatto un regalo veramente speciale. Mia madre non si esprime e non parla ma noi sapevamo che ha sempre adorato il mare. Così, appena ci hanno proposto l’opportunità di una gita fuori porta, abbiamo apprezzato tanto e accettato immediatamente. C’erano naturalmente, anche altri pazienti e tutti non credevano ai loro occhi. Basta poco, a volte”. Simona si commuove. “Ho rivisto in mia madre una felicità immensa. Si è illuminata ed è rimasta incantata a guardareLa s il mare”. Ivana è semi paralizzata, si è soltanto avvicinata all’acqua ma quel panorama mozzafiato deve averla rapita completamente.

Un senso di libertà

“E’ rimasta immobile – racconta Simona – credo che abbia provato un grandissimo senso di libertà”. Ivana ha poi sorseggiato un’amarena ghiacciata, con gli occhi lucidi di chi non si aspettava probabilmente un’emozione così intensa. “Temevo che non l’avrebbe più sentita – ammette Simona – e devo ringraziare moltissimo gli operatori della rsa perché potevano limitarsi a fare il minimo indispensabile ed invece, hanno pensato ad un’iniziativa straordinaria. Queste sono le piccole cose che fanno la differenza. La normalità per noi è scontata ma per loro non lo è affatto”. La gita al mare rientra in effetti, nell’ambito di un progetto che proseguirà per tutto il mese di luglio, così come chiarisce la psicologia della struttura, Simona Perrucci. “Gli anziani hanno sofferto più di tutti durante la pandemia e chi si trovava nelle rsa per lungo tempo non ha potuto incontrare i propri familiari. Ora occorre riprendere il percorso interrotto più di due anni fa e restituire loro un po’ di serenità. Prendere un pulmino, andare in spiaggia è un modo per impreziosire il loro tempo”.

Oltre al mare, una volta a settimana, sono previste due uscite settimanali pomeridiane per andare in un parco a prendere un gelato. “Vivere le piccole cose quotidiane consente ai pazienti di essere felici. A breve, lanceremo anche un progetto di pet therapy”, assicura Perrucci. Naturalmente trovare una spiaggia che potesse soddisfare le necessità di questi clienti speciali è stato il primo passo. “Abbiamo scelto un lido attrezzato, la Spiaggetta nella marina di Lizzano perché il titolare si è reso disponibile ad accogliere il nostro gruppo. Inoltre, c’è una sedia job, delle passerelle e personale comprensivo”. Ma cosa rappresenta il mare per queste persone che, di fatto, trascorrono gran parte del loro tempo in una struttura? “Permette loro di essere più sereni, di potenziare le capacità cognitive residue, la riattivazione di ricordi e di eventi ma anche di contenere disturbi come ansia e agitazione. Anche le famiglie sono contentissime. Nel vedere la foto della propria mamma seduta su un’ altalena nel parco – prosegue la psicologa Perrucci - un uomo ha pianto”.

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