Scontro Melucci-M5s sull'ex Ilva, Confcooperative contro il sindaco: «Barbarie politica come Putin»

Scontro Melucci-M5s sull'ex Ilva, Confcooperative contro il sindaco: «Barbarie politica come Putin»
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Giovedì 2 Febbraio 2023, 14:39 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 12:33

«Il sindaco Melucci afferma di lavorare per il bene delle future generazioni e dei giovani. Visto come opera nessuna meraviglia che costoro scappino da Taranto. Andare al tavolo delle trattative con le spoglie dei vinti è barbarie politica, lasciamola a Putin».

La rottura tra M5s e sindaco Melucci - ne ha fatto le spese l'assessore Mary Luppino del Movimento defenestrata dalla giunta - a Taranto per il caso ex Ilva registra una posizione molto netta. E un paragone alquanto ardito. Carlo Martello, segretario generale Confcooperative Taranto, attacca pesantemente il primo cittadino paragonando così la sua politica a quella del presidente russo.

Le parole di Martello

«Se qualcuno vuole conoscere il degrado della politica non vada lontano ma venga a Taranto.

Potrà conoscere da vicino l’inciviltà politica di cui è capace il sindaco Melucci che, invocando non si sa quanto a ragione gravi disaccordi nell’attuazione del programma e la non condivisione delle sue proposte di risoluzione del problema Ilva, mette fuori dalla maggioranza alcuni componenti e ritira deleghe assessorili e incarichi, ricorrendo contestualmente alla mediazione del presidente della Regione Michele Emiliano. Nessun dubbio che quest’ultimo, gran dispensatore di incarichi, contribuirà a risolvere la questione».

Subito dopo il passaggio incriminato. «Il problema è che la politica dovrebbe essere confronto, discussione, valutazione delle varie posizioni, sintesi condivisa ed individuazione di punti d’incontro nell’interesse di tutti. Il sindaco Melucci afferma di lavorare per il bene delle future generazioni e dei giovani. Visto come opera nessuna meraviglia che costoro scappino da Taranto. Andare al tavolo delle trattative con le spoglie dei vinti è barbarie politica, lasciamola a Putin. Nel nostro Paese, abbiamo percorso ben altri cammini per arrivare agli attuali livelli di democrazia e di rispetto del prossimo. A Mary Luppino solidarietà e vicinanza, con l’augurio che possa essere lei, come sua scelta, ad abbandonare questa compagnia».

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